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Nuovo governatore, vecchia Siciliaai Comuni 500 milioni per i rifiuti"Ce li ridaranno in vent'anni"

Rosario Crocetta sulle orme del suo predecessore Lombardo: "Non vogliamo certo mettere i sindaci in difficoltà economiche"

Matteo Legnani
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    "nuovo presidente, vecchia Sicilia". O "Crocetta erede di Lombardo". O, ancora, "Crocetta apre già la voragine siciliana". Scegliete voi il titolo. Vanno tutti bene, per quel che ha detto oggi il neogovernatore siculo Rosario Crocetta, uscito vincitore dalle regionali dello scorso 28 ottobre. Da quel giorno non sono passate nemmeno un paio di settimane, e crocetta dà già una bella dimostrazione di uso allegro dei soldi pubblici (che tanto non sono suoi). "Daremo ai Comuni cento milioni  l'anno per affrontare il grave problema dei rifiuti in Sicilia. In cinque anni daremo ai Comuni 500 milioni di euro". Cinquecento milioni. Per la monnezza. Non bastasse, ecco la chicca finale, che farà certo guadagnare all'inquilino palazzo D'Orleans l'immediata simpatia di tutti i sindaci dell'isola: "I Comuni pagheranno (cioè li restituiranno alla Regione, ndr) poi in venti anni perchè non li vogliamo mettere in difficoltà economiche". Tanto, lui tra vent'anni non sarà più presidente, quei sindaci che ricevono i soldi da qui a cinque anni non saranno più sindaci. E quindi chissenefrega di chi poi dovrà restituire il debito.     

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