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Fini: "Il suo è bacio della morte"Crosetto: "Persona da archiviare"

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Alfano tace, ma per i suoi Fini vuole far uscire allo scoperto Angelino e farlo cadere nel trappolone, magari giocando di sponda con Casini

Matteo Legnani
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  Angelino Alfano tace, ma la mano che Fini ha teso al Pdl all'indomani dell'ufficio di presidenza e dello strappo tra il segretario e Berlusconi insospettisce i più. per dirla bene. Perchè per gli ex-An considerano l'uscita del leader di Fli “un vero e proprio bacio della morte e, allo stesso tempo, una provocazione”. Una mossa, fanno notare dalle parti di via dell'Umiltà, “per far uscire allo scoperto Angelino e farlo cadere nel trappolone, magari giocando di sponda con Casini”.    Per Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori azzurri “Fini ha responsabilità storiche anche in questa legislatura. Categorico è il coordinatore nazionale, Ignazio La Russa: “Un governo Monti, come chiede Fini, vorrebbe dire una maggioranza che guarda a sinistra, io penso all'opposto. Dopo questa parentesi di governo tecnico gli italiani dovranno poter scegliere un programma che non prevede un'agenda politica dettata dalla Cgil”. Guido Crosetto, considerato dai parlamentari più   vicini ad Alfano, è tranchant: “Io considero Fini una delle persone da archiviare della politica italiana". La deputata Jole Santelli, una delle 'quarantenni azzurrè, taglia corto con una battuta: “Al Congresso di Vienna le condizioni non le ha dettate Napoleone...”. Francesco Storace, leader de La Destra, non vuol proprio sentir parlare di alleanze con Fli e su twitter lo dice chiaramente: “Fini che abbraccia Alfano ci aiuta a capire dove dobbiamo stare noi se il Pdl se lo ricarica. Il popolo vomita”.  

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