Fini salva Tonino Di Pietro:il gruppo Idv non esiste piùma Gianfry firmerà la deroga
Dopo le defezioni di Donadi e Formisano il gruppo dovrebbe essere sciolto. Ma il presidente della Camera farà uno strappo alla regola in favore dell'ex pm
L'Italia dei Valori dell'Antonio Di Pietro al centro degli scandali cade a pezzi. Gli ammutinamenti sono saliti a tre: Donadi, Formisano ed Evantelisti. Con l'ultima defezione, quello alla Camera è ufficialmente un "non gruppo". I fedelissimi di Tonino, come un disco rotto, continuano a ripetere che "siamo diciotto o diciannove", e che quindi non c'è da preoccuparsi. Inoltre, aggiungono Ivan Rota e Ignazio Messina, il gruppo potrebbe anche crescere. Peccato però, che regolamento di Montecitorio alla mano, quello dell'Idv non è più un gruppo perché il numero minimo in Parlamento è di venti deputati. Fini lo salverà - E così Di Pietro, per sopravvivere, si dovrà appellare a Gianfranco Fini: al presidente della Camera dovrà chiedere una deroga. La richiesta verrà senz'altro formalizzata in queste ore, hanno confermato membri del partito. E il "sì" di Fini è scontato, poiché non esistono precedenti di gruppi sciolti per la mancanza di uno o due deputati a pochi mesi dalla fine della legislatura. Insomma, a salvare Di Pietro - arcinemico di Pdl e Berlusconi - ci penserà l'altro arcinemico di Pdl e Berlusconi, Gianfranco Fini. "Me ne andrò a casa" - Di Pietro, giovedì sera ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico, da par suo non demorde e ribadisce che "il partito non si scioglie". Tonino ha poi annunciato l'intenzione di voler lavorare per costruire una nuove classe dirigente "e fare in modo che quella vecchia, me compreso, vada a casa". Fini permettendo...