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Chi ha truccato le carteper buttare giù il Cavaliere

Mario Monti e Silvio Berlusconi

Nell'estate 2011 i fondamentali dell'Italia non erano paragonabili a quelli spagnoli, ma il Fondo monetario accomunò i due Paesi. È ora di capire perché e grazie a chi

Andrea Tempestini
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"Gli eventi dell'estate ed autunno 2011 che Libero, grazie alle investigazioni di Martino Cervo, sta iniziando a illuminare portano a sospettare che: (a) un conflitto tra attori politici sia trasceso al punto di danneggiare volutamente l'interesse nazionale per ottenere lo scopo; (b) l'Italia sia così destrutturata da farsi cambiare un governo democraticamente eletto da interventi esterni, con la collaborazione delle nostre stesse istituzioni; (c) la democrazia sia stata sospesa con una strategia di amplificazione artificiale della crisi che giustificasse procedure d'eccezione per gestirla. Il tema trascende le simpatie di parte e riguarda la sovranità ed il funzionamento della nostra democrazia. Per questo richiede un'indagine che accerti se sia stato un evento più involontario che volontario, un fatto isolato che non si ripeterà, oppure un sintomo di un male strutturale che va curato con discontinuità rigenerative non solo della politica, ma anche dello Stato", spiega Carlo Pelanda su Libero di venerdì 9 novembre. Il punto è che a un anno dal crollo, è sempre più chiaro il fatto che ci sia stato qualcuno che ha truccato le carte per buttare giù Silvio Berlusconi. Nell'estate del 2011, infatti, i fondamentali dell'Italia non erano paragonabili a quelli spagnoli, eppure - e questo è solo un primo esempio - il Fondo monetario internazionale accumunò i due Paesi. E' ora di capire grazia a chi, il Fmi, potè agire in quel modo. Leggi l'approfondimento su Libero di venerdì 9 novembre

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