Il ragionier Bersaniha paura di perderee pensa al "mischione"
Con la soglia per il premio di maggioranza al 42,5% lui e Vendola non ce la faranno. L'idea: imbarcare tutti (Idv, radicali, Verdi e De Magistris) come fece Prodi nel 2006
Alla fine è probabile che la soglia per guadagnare il premio di maggioranza venga effettivamente abbassata dal 42,5 al 40%. A fronte delle polemiche divampate in questi ultimi giorni sull'ultima novità nella discussione sulla legge elettorale, il centrodestra potrebbe dare a Bersani & Co il contentino e sottrarsi così alle accuse di non volere la governabilità del paese. Contentino perchè, stanti così le alleanze, difficilmente il centrosinistra (che comunque parte favorito per le politiche 2013) potrebbe arrivare alla fatidica soglia del 40%. Ed ecco allora l'idea che circola da quelle parti: rifare il "mischione" che nel 2006 consentì a Prodi di tornare in groppa (seppur per un soffio) a Palazzo Chigi. Una coalizione stile-Unione nella quale entrerebbero Radicali, Verdi, frange della sinistra estrema, qualche cattolico, la lista arancione di De magistris e, sopratutto, l'Italia dei valori. Il partito di Di Pietro sta vivendo ore drammatiche: il vertice tenutosi ieri sera dopo i lavori d'aula ha sancito l'addio del capogruppo alla Camera Massimo Donadi, seguito dal vice Fabio Evangelisti e la sopravvivenza al vertice (per ora) di Antonio Di Pietro. Conseguenza, la crisi dei dipietristi, dello scandalo sulla gestione dei fondi del partito fatto emergere da "Report", ma anche dell'isolamento conseguente all'estromissione dall'alleanza Pd-Sel. Bersani, che fin qui ha trattato Di Pietro e i suoi come paria preferendogli Nichi Vendola, potrebbe però ora cambiare idea alla luce della brutta piega che (per lui e il Pd) sta prendendo la discussione sulla modifica della legge elettorale. A Palazzo Madama, infatti, Pdl e Lega hanno abbondantemente i numeri per far passare la soglia del 42,5% (o 40%) e per eventualmente imporre il "mini-premio" di maggioranza (5-6% anziche il 10). E alla Camera, la speranza di affossare tutto grazie al voto segreto (con metà Pdl e Udc che voterebbero contro le preferenze) tenendosi quindi il Porcellum e il suo premione potrebbe sfumare con il Pdl pronto a levare di mezzo le preferenze già al Senato per mandare a Montecitorio un testo praticamente blindato. Ecco perchè nel Pd stanno cominciando a tirare fuori le calcolatrici. E se il totale deve essere 40 (o 42,5%), l'intesa con Vendola (Pd sotto il 30% e Sel sotto il 10) non basterà di certo.