Pdl, via libera alle primarie: la coppia Sgarbi-Samorì terrorizza Alfano e Santanchè
Fumata bianca dal vertice in via dell'Umiltà. La consultazione sarà su base provinciale, a febbraio una convention con l'incoronazione del vincitore
Angelino Alfano incassa l'ok di Silvio Berlusconi alle primarie stile Usa, ma su base provinciale e non regionale, con un allungamento dei tempi della competizione che potrebbe durare fino a febbraio. Un via libera che rasserena gli animi, dopo un lungo pomeriggio in cui le tensioni interne hanno toccato i livelli di guardia durante il vertice a palazzo Grazioli con il Cavaliere, il segretario, Denis Verdini e Gianni Letta. La notizia arriva alle orecchie degli ex An, che sobbalzano sulla sedia: e noi? C'è chi parla addirittura di uno "psicodramma collettivo", di minacce di mandare tutto all'aria. Fino all'assicurazione che non c'era alcuna intenzione di escludere gli ex An. Pare, che anche lo stesso Cavaliere si sia speso per raffreddare gli animi. Nel tardo pomeriggio l'allarme rosso rientra e Alfano lascia palazzo Grazioli con in tasca il placet del Cavaliere, scettico sullo strumento delle primarie, ma più benevolo nei confronti di una consultazione stile americano (sebbene più soft) con tanto di convention finale, che dovrebbe tenersi a febbraio, così da prolungare fin quasi alle politiche di aprile la campagna elettorale ed evitare il rischioso confronto con quelle del Pd. Domani l'ufficio di presidenza del partito dovrebbe, anzichè ratificare il regolamento, dare mandato alla segreteria di organizzare le nuove primarie a stelle e strisce e in settimana si inizieranno a stilare le nuove regole. Disinnescata (almeno per ora) la mina ex-An, a surriscaldare il clima è arrivata la notizia della candidatura alle primarie di Giampiero Samorì in un ticket con Vittorio Sgarbi. Di lui si era già parlato nelle scorse settimane. Indiscrezioni lo indicavano giorni fa come uno degli imprenditori contattati da Berlusconi per la lista civica nazionale da lanciare nell'agone politico in vista del voto del 2013. Oggi il nome di Samorì - avvocato e imprenditore emiliano, ex vicepresidente dei Circoli di dell'Utri - torna ad agitare il partito di via dell'Umiltà, alle prese con il risiko primarie. E fonti pidielline riferiscono di un incontro che si sarebbe dovuto tenere oggi a palazzo Grazioli tra il Cavaliere e lo stesso Samorì. I due, del resto, si sono già incontrati non molto tempo fa a pranzo e potrebbe esserci un nuovo faccia a faccia in settimana. Samorì, nel frattempo, si sta già muovendo sul territorio grazie al movimento da lui creato Moderati in rivoluzione, che vanta molte adesioni e una struttura capillare soprattutto al nord. Chi lo conosce bene nel Pdl sostiene che siano già state reclutate una quarantina di persone pronte a mobilitarsi per la campagna elettorale. Il timore che serpeggia nel Pdl è che la candidatura di Sgarbi in coppia con Samorì sia in realtà una sorta di cavallo di Troia per 'sabotarè le primarie e mettere le mani sul partito. In via dell'Umiltà c'è anche chi si spinge a sostenere che Samorì potrebbe sfruttare le primarie come palcoscenico per la campagna elettorale e poi lanciarsi nell'avventura berlusconiana di una lista di imprenditori (L'Italia che lavora, l'Italia che produce, Grande Italia ma anche l'ever green Forza Italia i nomi più gettonati).