Un caffè con D'Alema?"Sì, ma lo preparo io"
Il sindaco di Firenze sta attento e non si fida di "baffino". Gli ultimi botti di una campagna per le primarie al veleno
Matteo Renzi ha paura di bere il caffè come Sindona. Ieri ha concluso il suo tour elettorale in Sicilia in vista delle primarie. Intervistato da Alessandro Milan a Mattino24 su Radio 24, Alla domanda "prenderebbe un caffè con Massimo D'Alema?" ha risposto in modo piccato: "Sì, ma lo preparo io". Una di quelle frasi che davvero lasciano intendere parecchie cose. Renzi la butta in scherzo e precisa: "Lo preparo io perché D'Alema ha detto una frase che mi ha molto colpito. Lui è il presidente della Commissione Servizi segreti e ha detto: ‘quel ragazzo si farà male'. Se permettete, il caffè lo preparo io”. Insomma Renzi non si fida del Baffino, soprattutto da quando ha a che fare con i servizi segreti. Si sa che D'Alema è sempre stato l'eminenza grigia della sinistra italiana. Un'ombra della quale Renzi proprio non vuole sentir parlare. Come non vuole nemmeno mettersi al fianco di Rosario Crocetta appena eletto governatore del Pd. I due si erano già beccati subito dopo il voto siciliano. E in Sicilia Renzi ha cercato di sminuire il risultato dell'ex sindaco di Gela: "Auguro buon lavoro a Crocetta senza dimenticare però che l'astensione del 53% è il dato più significativo di queste elezioni regionali". Insomma il giovane rampollo di Palazzo Vecchio ne ha per tutti. E non le manda a dire. Ma mai chiedergli di fare due chiacchere davanti ad un caffè. Lui ama berlo in solitaria. Un po' come questa sua campagna per le primarie. Chissà se dopo il voto il caffè lo prenderà ancora dolce o amaro...