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De Magistris, stesso giorno, due idee: "Di Pietro, hai fallito"; "Vieni con me"

Intervistato dal Fatto e da Repubblica, il sindaco di Napoli si contraddice da solo sul segretario dell'Idv. Confusione o cosa?

Roberto Procaccini
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Qualcuno aiuti Luigi de Magistris. Il sindaco di Napoli o ha le idee confuse, o non sa spiegarsi: di certo c'è che riesce a esprimere concetti diametralmente opposti in due interiviste dello stesso giorno. Al termine di contorcimento retorico sulle critiche ad Antonio Di Pietro e sull'apertura al Movimento 5 Stelle, Giggino si contraddice da solo. Basta guardare i titoli. Il Fatto Quotidiano, richiamo in prima pagina: "La lista Arancione è pronta, Tonino venga con noi". La Repubblica, pagina 9: "Tonino adesso si faccia da parte, tratta l'Idv come un padrone". Personalità bipolare/a - Il de Magistris che compare sul quotidiano di Ezio Mauro è categorico. "Non voglio dire -  a Tonino - faccia un passo da parte, ma uno laterale sì. Ha avuto una gestione verticistica del partito - aggiunge -, ora non vedo margini per un rinnovamento interno. Piuttosto - dice a Conchita Sannino, non un redattore qualsiasi - deve farsi da parte per consentire a questo movimento (il suo, l'Arancione) che sta crescendo di andare più forte". Ci sono ancora margini dimanovra per Tonino? No. "Se vedi che fai involontariamente da tappo a chi sta dietro di te - afferma il sindaco - e ha più corsa nelle gambe, fai passare chi va più veloce". Un pensionamento, detto in altri termini. Di Pietro, stando al De Magistris di Repubblica, può tutt'al più "seguire e aiutare" il nuovo che avanza. Personalità bipolare/b - Ma ecco che intervistato da Paola Zanca del Fatto (testata che si sta spendendo in ogni modo per prolungare le aspettative di vita di Di Pietro), de Magistris cambia registro. Qui i toni verso il propro padrino politico sono molto più blandi. Tonino "deve avere l'intuizione - dice - di comprendere che l'energia politica adesso è fuori dai partiti". E' distensivo, Giggino: alla giornalista che chiede "Lei la mano gliela tende?", risponde "Serve un segnale chiaro, pensare a un progetto fuori dai partiti". Non che si spenda per il vecchio amico cui vuole fare le scarpe, ma è possibilista sul suo futuro. Non solo Tonino - Luigi de Magistris non fa confusione solo sul suo ex segretario, ma anche sulle primarie del centrosinistra. Da una parte (Fatto) dice: "Non ho intenzione di votare, non mi appassionano, mi sembrano una lotta muscolare"; dall'altro (Repubblica) sostiene il contrario: "Guardo con attenzione alle primarie del centrosinistra, le attendo per discutere un programma di governo". L'unico argomento sul quale Giggino riesce a convergere con se stesso, è il Movimento 5 Stelle: Beppe Grillo "non è l'Unto del Signore", deve dialogare con le altre forze politiche, dice de Magistris. Possibilimente, a anche con lui.

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