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Cav ai ferri corti con Alfano: "Non vi pago le primarie Pdl"

Giulio Bucchi
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  Gran parte del Pdl sta con Alfano. E Berlusconi ricambia il disamore: «Io vado avanti lo stesso, per quanto mi riguarda questo partito è un'esperienza superata». Sicché pare sia trasecolato, il Cavaliere, quando il tesoriere Rocco Crimi (ospite pure lui ieri sera a Palazzo Grazioli) gli ha comunicato che le primarie costano 3 milioni di euro e non ci sono soldi in cassa. Un modo elegante per fare capire che ce li deve mettere lui.  Ma l'ex presidente del Consiglio stavolta non sembra intenzionato a sganciare. Se ha dei soldi da investire nell'attività politica li destinerà al suo partito, non al Pdl. Che non lo ama più. Silvio ha un piano hot in testa. Recuperare il rapporto con Giulio Tremonti e metterlo alla testa di una lista che veda confluire berlusconiani doc e vecchia guardia leghista (a partire da Umberto Bossi). Ne vuole fare un partito dai connotati anti-montiani, anti-tasse, euroscettici. Sulla carta la nuova creatura berlusconiana sarebbe alleata al Pdl. Ma ostile nella spartizione dello stesso mercato elettorale di centrodestra. Leggi l'articolo di Salvatore Dama su Libero in edicola oggi, giovedì 1 novembre    

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