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E Grillo lo sfotte: "Non si tiene più nelle mutande, si aspettava risultati a una cifra"

A Giuliano Ferrara: "Dice che abbiamo fatto una figura di merda. Vengano mille di queste figure"

Matteo Legnani
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Beppe Grillo bastona un pò tutti i partiti all'indomani dei risultati del  voto in Sicilia. Sul sul blog, parla di Luca Cordero di Montezemolo: "Per Libero e Bello, se fosse risultato primo l'Udc di cuffariana   memoria o il Pdl di osservanza dellutriana tutto sarebbe andato per il  meglio". Di Pier Ferdinando Casini dice: "Azzurro Caltagirone che ha tenuto i suoi comizi in Sicilia nei taxi, ha impartito la sua benedizione a Crocetta che, memore delle vicende di Cuffaro e Lombardo, si è toccato le palle". E sul neo governatore   siciliano: "I gelesi che lo avevano eletto per fare il sindaco, carica  da cui si è dimesso per le regionali, ringraziano". Quanto a Giuliano Ferrara, "confidava in una vittoria più larga del M5S, rotonda,  assoluta, è un nostro fan, ci credeva più di noi: 'Grillo ha fatto flop perchè se si corre per vincere e non vinci allora hai perso'. Per lui il M5S ha fatto una figura di merda. Mille di queste figure!". Ma è soprattutto di Bersani che Grillo si occupa: "Dopo il trionfo siculo non si tiene più nelle mutande. Ma va capito. Lui si aspettava risultati a una cifra, non un esaltante 13,5%. Se Bossi disse che si sarebbe alleato anche con il diavolo per il federalismo,  Bersani, più modestamente, per vincere in Sicilia si è alleato con l'Udc. Bersani, che legge solo la Repubblica, crede genuinamente che   io non sia mai stato in Sicilia, che non abbia incontrato decine di   migliaia di siciliani, che non abbia girato senza scorta in mezzo alla  gente, ma sia rimasto dentro a un tabernacolo". Grillo conclude: "E'  Bersani che traccia il solco, ma è Casini che lo difende".

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