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Vendola show: Prodi al ColleRenzi? Come l'idrolitina

Nichi Vendola

Il governatore della Puglia a tutto tondo: Berlusconi ha il volto livido, somigli a Mubarak

Lucia Esposito
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Nichi Vendola show durante una video-chat con il Corriere della Sera. Parla di tutto, della sconfitta in Sicilia, del Pd, di Bersani, di Casini, di Renzi, di Berlusconi. E dice la sua sul successore di Napolitano. Che, per il leader di Sel, potrebbe esserer Romano Prodi. Dice: "Ci sono molti candidati eccellenti per il Quirinale, personalmente sono affezionato all'idea di Romano Prodi, detto questo, "penso che si potrebbe rompere la monotonia di un candidato uomo e puntare su una donna". Poi parla del centrosinistra. Dice: "Stiamo facendo le primarie del centrosinistra, mi pare che Bersani abbia scelto Vendola. Bersani sa che non ho nessuna idiosincrasia verso Casini", ha assicurato, ma "credo che il leader dell'Udc difficilmente riesca ad essere della commedia". Parole molto pesanti anche su Matteo Renzi che prima definisce "simpatico", poi precisa: "è idrolitina nell'acqua morta della politica". Poi si diverte a ipotizzare degli scenari:  "Se andassimo al ballottaggio io e Bersani mi piacerebbe sapere da Renzi se sceglie la fedeltà agli apparati o l'idea di rinnovamento. Se andassimo al ballottaggio io e Renzi mi piacerebbe sapere se Bersani sceglierebbe una cifra di sinistra che io incarno o l'idrolitina nell'acqua morta della politica che incarna Renzi. È l'idrolitina nell'acqua morta della politica,  uno strano rivoluzionario che piace a tutti i poteri forti, viene coccolato da quelli che coccolavano Berlusconi. È la scommessa di chi vuole continuare a vincere, di quanti hanno cresciuto e sdoganato il berlusconismo e il leghismo, e che oggi si accaniscono sul volto livido e invecchiato di Berlusconi che assomiglia a Mubarak", ha detto. Secondo Nichi Vendola la proposta del segretario del Pd è debole: "E'la proposta del vorrei ma non posso, dei compromessi deboli con chi vuole la conservazione dell'attuale e con le culture liberiste", ha spiegato il leader di Sel. La sentenza "Domani - ha dichiarato il governatore pugliese, ospite del forum  con i lettori del  Corriere della Sera  un giudice deciderà se sono   innocente o colpevole, qualora fossi dichiarato colpevole non esiterei  a ritirarmi dalla scena pubblica, lascerei tutto e tornerei a vita   privata. Ho dedicato tutta la mia vita a combattere per la giustizia e  la legalità. In politica posso aver fatto degli errori ma in questo   ambito no, mai. Legalità e giustizia sono i fari della mia. Se fossi condannato preferirei   difendermi da privato cittadino, senza implicare nelle mie vicende le   istituzioni, il partito, la vita politica ecc. Sono stato accusato di   aver fatto pressioni per riaprire i termini di un concorso. Non è un   reato, perché nel campo sanitario oltre 180.000 concorsi sono stati   riaperti negli ultimi anni. Non conoscevo la persona che ha vinto il   concorso, anzi è un mio antagonista politico ma, nel suo campo  è un professionista eccellente, uno dei più conosciuti in Italia"

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