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Tremonti paragona Renzia Hitler e Mussolini

Per l'ex ministro dell'Economia l'età non è un valore in sè: "Grandi politici erano vecchi e pessimi politici erano giovani"

Nicoletta Orlandi Posti
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Giulio Tremonti attacca la politica della rottamazione del sindaco di Firenze Matteo Renzi. E lo fa con una similitudine destinata a scatenare polemiche. "Renzi non mi piace molto, perchè l'età non è una questione seria, ma un un difetto che si corregge solo con l'età", dice parlando durante la trasmissione Omnibus su La7. "grandi politici erano vecchi e pessimi politici erano giovani. Anche Mussolini e Hitler erano giovanissimi, Roosevelt no". "Quindi - sottolinea l'ex ministro dell'Economia - l'età non è un valore in sè. E poi lui non vuole rottamare il Pd ma quelli che ci sono dentro per prendere il loro posto, e allora cosa cambia?". Tremonti, però sogna la sua Lista Lavoro e Libertà appena lanciata "moltissimi giovani", ma esclude un interessamento del figlio di Ignazio La Russa, "non credo ci sarà". Quanto invece ai suoi attuali rapporti con Silvio Berlusconi, Tremonti dice solo che l'ex premier "mi ha telefonato ad agosto, per il mio compleanno". Sarà ancora deputato Pdl? "Non lo escludo, ma si dice anche che il Pdl sia finito...", risponde Tremonti. "Vedremo cosa succede nel Palazzo. Non ho idea - spiega - di cosa adesso sia possibile. Non sappiamo neanche con quale legge elettorale si andrà a votare". Non è tempo di alleanze -  Quanto alle alleanze l'ex ministro dell'Economia sostiene che "ora non è il momento di pensarci. Poi, quando si andrà in campagna elettorale ci ragionerò, ma in questo momento mi interessano le cose concrete, come testare se c'è consenso o no sulla mia proposta di non pignorabilità della casa e del posto di lavoro, piuttosto che pensare a quale formazione politica o con quale alleanza". Di certo non c'è nessun interessamento di Giulio Tremonti alla corsa per la presidenza della Regione Lombardia. "Non mi piacerebbe, e non perchè sia un brutto lavoro ma perchè ora mi interessa occuparmi di altro, delle cose da fare per il mio Paese e di spiegarlo ai giovani".  La crisi non è finita - Poi insiste: "Ho presentato una proposta di legge sulla non pignorabilità della casa e del posto di lavoro: non credo sarà seguita ma io ci credo profondamente. In una realtà   eccezionale devi fare delle leggi eccezionali, e se per due anni ad esempio la casa e il luogo di lavoro non fossero più pignorabili questo aiuterebbe le persone a essere più tranquille, riducendo l'elemento di angoscia". Riguardo alla crisi Tremonti precisa: "è cominciata nel 2008 e non finisce nel 2012 può avere fasi di accelerazione o   di tregua, ma fondamentalmente si sposta dai bilanci pubblici a quelle  delle famiglie, che ora vanno molto male". "Credo che questo sia il modo serio di vedere le cose, senza drammatizzare dicendo 'abbiamo evitato l'abisso'... Neanche la Grecia è sull'abisso, è in logorio drammatico e  continuo, ma nessuno la butta nell'abisso".

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