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Video: quando D'Alema disse: "Io nel partito democratico non ci credo"

Baffino ora difende la storia del Pd ma tredici anni fa non la pensava così. Guarda le immagini

Eliana Giusto
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"Quello che mi sta a cuore, adesso, è difendere la mia, la nostra storia. Non abbiamo governato questo paese, noi lo abbiamo portato in Europa. Questo è un fatto, non un'opinione". Così Massimo D'Alema, in una intervista a Repubblica, parla del Partito democratico e mette a tacere le voci di una spaccatura tra lui e il segretario del partito Pierluigi Bersani: "Nessun disaccordo e nessuna polemica", dice, "nessun attacco e nessuna replica".  Guarda il video su Libero Tv Eppure in questa "nostra storia", nella storia del Partito democratico, D'Alema non ci ha mai creduto. Come potete vedere in questo video del 13 marzo 1999, pubblicato sul sito wittgenstein.it e rilanciato da Enrico Mentana su Twitter, Baffino non parla certo come Walter Veltroni. Il suo discorso inizia così: "Mettiamo un po' di ambientalismo perché va di moda, un po' di sinistra ma come Blair, poi siamo anche un po' eredi della tradizione del cattolicesimo democratico, poi ci mettiamo un po' di giustizialismo che va di moda e abbiamo fatto un nuovo partito". E come si chiamerà questo nuovo partito? "Lo chiamiamo in un modo che non dispiace a nessuno", continua D'Alema. Del resto, "Verdi è troppo duro, Sinistra suona male", ma "democratici siamo tutti". Ecco fatto. "Chi può essere contro un prodotto così straordinariamente perfetto?", si chiede Baffino. Nessuno viene da rispondere. Lo pensa pure lui: "C'è dentro tutto". Ma c'è un però. "Però io non ci credo. Auguri".  

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