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Detrazioni fiscali, saltano anche quelle dell'anno scorso

Mario Monti e Vittorio Grilli

Andrea Tempestini
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Nessuna tregua, nessun rinvio. Dopo l'apertura, la smentita. Niente slittamento ai tagli degli sconti fiscali per i cittadini, che decorreranno dal periodo di imposta al 31 dicembre 2012. I piani delle famiglie vanno a farsi benedire: le detrazioni di mutui ed assicurazioni, per esempio, vengono "snellite" dal governo Monti. Fonti dell'esecutivo hanno infatti riferito che non è prevista alcuna modifica alla legge di stabilità relativamente alla cosiddetta retroattività dei tagli di detrazioni e deduzioni fiscali. Le indiscrezioni filtrate in giornata, al contrario, lasciavano supporre un possibile slittamento dell'alleggerimento delle agevolazioni al 2013. Secondo quanto comunicato dalle fonti di governo, il rinvio di un anno del taglio degli sconti fiscali avrebbe comportato, per compensare i minori incassi, la cancellazione della riduzione di un punto dell'aliquota Irpef (dal 27 al 26%). Il lavoro dei tenici della Ragioneria per la cosiddetta "bollinatura" delle coperture e per le ultime limature sarebbe ancora in corso e potrebbe finire a tarda notte. Subito dopo il testo arriverà a palazzo Chigi dove riceverà la bollinatura definitiva da parte dell'Esecutivo, e martedì sarà pubblicato sul sito del governo. Le indiscrezioni smentite - Mentre s'intensificava la pioggia di critiche mossa da partiti e dalle parti sociali sulla legge di stabilità varata dal governo, erano spuntate altre ipotesi di revisione del testo, che è un ddl, e potrà dunque essere modificato nel corso dell'iter parlamentare. Il Pdl ha annunciato guerra all'aumento dell'Iva, e nel mirino c'è anche il taglio alle detrazioni e alle deduzioni fiscali. Tra le ipotesi di modifica c'era quella sulla retroattività delle detrazioni, subito sumentita, e quella sulla stretta sui permessi in favore dei dipendenti pubblici con familiari disabili (sarebbero stati individuati profili di illegittimità costituzionale). Si discute anche dell'introduzione della tassazione piena, superiore ai 15mila euro di reddito, per le pensioni di invalidità. Disabilità - Tra le possibili revisioni, anche la stretta sui benefici per i permessi ai dipendenti pubblici con parenti disabili. Ammontano a 49,8 milioni i risparmi dello Stato con la stretta sui permessi. La Relazione tecnica spiega: "L'intervento trae origine dalla maggiore incidenza percentuale nella fruizione dei permessi nel settore pubblico rispetto a quella riscontrata nel settore privato e dalla conseguente esigenza di ricondurre a livelli fisiologici". Le cifre della Relazione tecnica - Nel frattempo filtrano le cifre messe nero su bianco nella Relazione tecnica del governo: il taglio delle prime due aliquote Irpef di un punto costerà al Tesoro nel 2013 4,1 miliardi di euro, mentre nel 2014 6,508 miliardi. Per quel che riguarda i tagli delle detrazioni, con la franchigia e il tetto verranno risparmiati 1,156 miliardi di euro. L'aumento dell'Iva di un punto percentuale per le aliquote al 21% e al 10% comporterà un gettito per le casse dello Stato di 3,280 miliardi di euro. Viene quantificato in 120 milioni l'anno per i prossimi tre anni il mancato gettito derivante dall'applicazione della norma sul Tfr.  

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