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Gay, fisco e lavoro, Pd e Sel liquidano Casini

Bersani e Vendola rilanciano sul riconoscimento delle coppie omo e di fatto scaricano l'Udc

Eliana Giusto
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Dal riconoscimento delle coppie omosessuali ad un fisco che gravi sui grandi patrimoni fino alla lotta contro la precarietà, Pierluigi Bersani e Nichi Vendola trovano una intesa e così facendo, scaricano di fatto Pier Ferdinando Casini. "Casini non si preoccupi", spiega il segretario del Partito Democratico iniziando il suo intervento durante l'incontro fra Pd, Sel e Psi in cui si stanno definendo le regole per le primarie e un documento comune sul programma: "Questa è una bella giornata non solo per noi ma per l'Italia. Noi qui oggi ci stiamo prendendo un rischio e una responsabilità".  Doppio attacco - Rincara la dose Vendola: "Casini si deve rassegnare, l'Italia che vogliamo non è il Paese dei gattopardi, vogliamo cambiare prima di tutto la politica".   Il governatore pugliese riserva al leader dell'Udc una battuta: "Quando Casini è tranquillo di quel che accade è l'Italia che si deve preoccupare". Poi, ruffiano, cerca di tenersi buoni i cattolici: "Il mondo cattolico un punto di riferimento importante, perché anche grazie all'apporto di quell'area si possono realizzare le riforme di cui l'Italia ha bisogno", "un Paese che ha una domanda di libertà nelle condizioni di lavoro e di vita privata".  Omosessuali - Uno dei punti comuni dell'alleanza Pd-Sel-Psi è dare "sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale per il quale una coppia omosessuale a diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico". Questo è un impegno che Pd, Sel e Psi hanno preso nella loro Carta d'Intenti che getta le basi dell'azione della coalizione. Fisco e lavoro - Un altro "passo da compiere" è un "ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca il tema sul lavoro e sull'impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari". Il passo successivo, si legge ancora "è contrastare la precarietà rovesciando le scelte della destra dell'ultimo decennio". "I nostri nemici", dice Vendola, sono "il populismo e il liberismo. Il berlusconismo non va esorcizzato, va combattuto" 

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