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Il piano segreto di Passera: allearsi con il Pd

Il ministro vuole federarsi con l'Udc in vista di una alleanza con il Partito democratico

Eliana Giusto
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Più che tecnico, politico. Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo economico, non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalla vita politica dopo il governo Monti. Anzi, il suo piano segreto è quello di creare prima un'associazione, poi una lista civica che lo sostenga da federare all'Udc. Passera, del resto, non è uno che, in prospettiva, si accontenta di un posticino come deputato dell'Udc. Lui vuole creare un network di sostenitori, una lista che possa rivendicare e portare avanti l'opera del Professore, all'interno di "una formazione di centro che dovrà allearsi con il Pd". Lo ha spiegato lui stesso ai suoi, come riferisce oggi Repubblica. Passera vuole dare un seguito al suo impegno ministeriale creando una associazione che poi si trasformi in movimento politico non appena venga definita la nuova legge elettorale e iniziare quindi a dicembre la campagna elettorale. Per questo si è affidato a due Passera-boys: Riccardo Monti, esperto di internazionalizzazione delle imprese, che il ministro ha già piazzato al vertice di Ice e nel cda Simest, e Alessandro Fusacchia, consigliere del ministero e autore del decreto 2.0 sullo start up approvato nell'ultimo Consiglio dei ministri. Ma dietro tutto c'è poi quella che Dagospia definisce la "marita" di Passera, ovvero la sua seconda moglie, Giovanna Salza, una donna giovane, tosta e ambiziosa.  Passera insomma va a caccia di consensi pronto a federarsi con l'Udc e il Partito democratico. Ma dovrà superare due ostacoli: la questione crisi, decreto sviluppo, trattativa con i sindacati sulla produttività e Mario Monti, che vuole cacciare dal governo chi si vuole impegnare politicamente in vista di una candidatura.

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