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Mariuolo Maruccio, Di Pietro sapeva: "Tonino, quello ci ha svuotato le casse"

Prima che il capogruppo nel Lazio fosse indagato, la base del partito aveva avvertito scoperto il buco e chiesto le sue dimissioni

Giulio Bucchi
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di Brunella Bolloli  e Rita Cavallaro  Vincenzo Maruccio aspetta sereno di essere interrogato dai magistrati la prossima settimana. «Spiegherò tutto, non ho usato soldi per me, ma solo per il partito», continua a ripetere l'ex capogruppo Idv indagato per peculato. «Chiarirò ogni cosa nelle sedi opportune e ai magistrati inquirenti, ai quali ho già messo a disposizione la documentazione contabile. Non ho nulla da nascondere. Il mio non è un altro caso Fiorito». Precisazione non casuale, visto che il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Stefano Pesci, che indagano sulla gestione dei fondi regionali, hanno già mietuto un'altra vittima eccellente: l'ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, attualmente in carcere. I pm romani, d'intesa con gli uomini della Guardia di Finanza, vogliono completare l'esame della contabilità dell'Idv e fare luce sulla movimentazione di denaro da parte di Maruccio. In quanto capogruppo regionale e coordinatore del Lazio, ma soprattutto braccio destro del leader Di Pietro, Maruccio aveva grande autonomia nel gestire i fondi del partito. Disponeva lui i versamenti e i prelievi sui tre conti intestati all'Italia dei Valori aperti presso la Banca delle Marche e naturalmente sui suoi personali (una decina). Al punto che, dopo alcuni movimenti poco chiari, gli uffici della Banca d'Italia hanno deciso di inviare la segnalazione alla Finanza che ha proceduto con le perquisizioni. Per ora all'ex segretario viene contestato il trasferimento di circa 700mila euro, 500mila dei quali con bonifici e il resto cash, dal conto dell'Idv aperto al Credito Artigiano.  Leggi l'articolo integrale di Brunella Bolloli e Rita Cavallaro su Libero in edicola oggi, venerdì 12 ottobre  

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