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"Formigoni dimettiti"Da Santanché a Crosetto l'assalto al Pirellone

Ma il Governatore, prima dell'incontro con Alfano e Maroni: non ho fatto errori non me ne vado

Lucia Esposito
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  In attesa del vertice tra il segretario del Pdl Angelino Alfano, il segretario della Lega Roberto Maroni e il Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni si alzano i toni dello scontro politico sull'ultimo scandalo che ha travolto la Lombardia con l'arresto dell'assessore alla casa Domenico Zambetti. Il Governatore, nella sua intervista a Maurizio Belpietro durante la trasmissione "La Telefonata" ha spiegato che se la Lega cerca il dialogo deve ritirare le dimissioni, altrimenti si andrà ad elezioni. Ma con una precisazione: se cade la Lombardia, cadono anche il Piemonte il Veneto. All'interno del Pdl i segnali, diciamo di "insofferenza" nei confronti del Governatore si fanno sempre più forti. Poco dopo le undici e trenta di giovedì 11 ottobre  Daniela Santanché ha twittato un messaggio che lascia poco spazio alle interpretazioni:  "Roberto Formigoni, dimettiti!". Meno diretto ma altrettanto  freddo il messaggio di Mariastella Gelmini, deputata Pdl:  "Il mondo della politica è sotto schiaffo e diventa sempre più difficile distinguere il grano dal  loglio. Anche se le responsabilità penali sono sempre personali, di  fronte all'opinione pubblica la politica è tutta sotto accusa. Il   rischio è che si annacqui anche la differenza fra le regioni che  hanno raggiunto importanti risultati e quelle che non sono state in   grado. Non penso che sia opportuno staccare la spina al governo Formigoni, io penso che Formigoni debba trarre le conseguenze. Se dovessi consigliarlo, gli direi di dimettersi, azzererei". Lo ha detto Guido Crosetto, deputato del Pdl, intervenendo ad Agorà, su Rai Tre. "Un uomo è veramente tale anche quando fa marcia indietro - continua Crosetto - Non penso che le dimissioni siano un atto negativo, hanno una valenza positiva politicamente. Sono un atto di dignità".  Alfano e Gaspari Alfano non parla di dimissioni ma sostiene che il Governatore debba dare un segnale di cesura e azzerare tutto per ricominciare. La pensa come lui Maurizio Gasparri che a Omnibus su La7 ha detto: "Formigoni ha ragione a dire che in questa vicenda lui non ha nessuna responsabilità, ma un azzeramento di Giunta e una sostituzione inevitabile non solo di chi è coinvolto in questa vicenda, mi pare una cosa abbastanza ovvia". "Non è impossibile che l'azione di Formigoni possa proseguire, vedremo se sarà possibile farlo, perchè il quadro della regione Lombardia si fa sempre più complesso e fragile". Intorno a mezzogiorno è cominciato l'ncontro a tre in via dell'Umiltà: dopo il governatore  Roberto Formigoni, nella sede del Pdl sono giunti anche il segretario   federale della Lega, Roberto Maroni, e il segretario pidiellino Angelino Alfano."Tra due ore sapremo tutto". Mentre Roberto Formigoni resiste e dice: Non mi dimetto, non ho commesso errori.   

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