Salvini risponde a Formigoni: "Pensa alla tua Lombardia, al Veneto e Piemonte pensiamo noi"
Il segretario del Carroccio lombardo puntualizza con il Governatore che gli aveva chiesto di ritirare le dimissioni dei suoi assessori: "Quando c'è puzza di mafia la Lega si alza e se ne va"
"Fossi in Formigoni mi occuperei e preoccuperei solo della nostra Lombardia, penso che Veneto e Piemonte possano e vogliono gestirsi da soli, senza 'padrini'... Si azzeri tutto, si riparta con pochi uomini e pochi progetti concreti fino alle elezioni". Con un post su Facebook Matteo Salvini, segretario della Lega in Lombardia, ribatte al governatore lombardo che intervistato da Maurizio Belpietro durante "la telefonata" aveva detto che "la Lega deve ritirare le dimissioni" e che "deve decidere se fanno parte ancora di un'alleanza nata 3 anni fa contemporaneamente in Lombardia, Veneto e Piemonte". In poche parole se cade la Lombardia, cadono anche le altre due Regioni. L'intervento di Salvini Salvini è convinto che Formigoni debba azzerare tutto proponendo nuove elezioni. "Vista la situazione", ha detto il segretario del Carroccio lombardo, "nomini una Giunta di poche persone con pochi progetti concreti fino alle elezioni in primavera". "Io confermo che quando c'è puzza di mafia la Lega si alza e se ne va", dice Salvini a Sky Tg24. E aggiunge: "Noi della Lega vogliamo andare in giro a testa alta. Quando c'e' puzza di mafia il calcolo politico passa in secondo piano, la buona amministrazione anche. Fa tristezza vedere come le mafie si siano infilate sotto casa nostra ma ho la certezza che la Lombardia reagirà". Poi fa un esempio: "Quando hai una squadra imbarazzante in campo è difficile pensare di vincere lo scudetto. L'azzeramento della Giunta mi sembra il minimo e lo dico a malincuore. Se Formigoni debba fare o meno un passo indietro, sta a lui deciderlo. Se però Formigoni pensa che gli si stia facendo un dispetto e che, cadendo lui, cada la Lega anche in Veneto e in Piemonte, si sbaglia. La Lega non ha paura di nulla. Se poi sarà così, torneremo a votare e la Lega prenderà il doppio dei voti". Le repliche di Zaia e Cota Le parole del governatore della Lombardia hanno mandato su tutte le furie anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, e quello del Piemonte Roberto Cota. "In Piemonte decidono i piemontesi, con tutto il rispetto per Roberto Formigoni", ha tuonato Cota. "A me non risulta che Formigoni sia veneto e si occupi del Veneto quindi pensi a casa sua", ha attaccato Zaia. "Io considero i consiglieri del Veneto del Pdl delle persone assolutamente responsabili. In due anni e mezzo abbiamo fatto molto cose assieme. Sanno benissimo che noi abbiamo un solo impegno e un solo accordo, che è quello di rispettare la parola data ai cittadina. Ed è scritta nero su bianco nel programma elettorale", ha aggiunto. "Se c'è qualcuno che deve mandare a casa qualcun altro sono io, nel momento in cui non rispetta il programma elettorale", ha aggiunto, ribadendo poi di credere che Formigoni "si debba occupare delle sue vicende e non di quelle degli altri".