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Pd, i bersaniani: "Renzi ci copia il programma"

Renzi e Bersani

Andrea Tempestini
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Dopo lo scontro sulle regole, ecco che inizia quello sul programma. A muovere il primo attacco in un centrosinistra dilaniato dalle divisioni interne sono i fedelissimi del segretario, Pierluigi Bersani, che accusano di plagio Matteo Renzi. Nel dettaglio è il responsabile economia del partito, Stefano Fassina, a puntare il dito contro il rottamatore: "Copi le nostre proposte", dice senza giri di parole, per poi arrivare a chiedere a Renzi "i diritti di autore". Occupazione e asili - Nel mirino, le proposte di Renzi sul occupazione femminile e asili nido, poiché secondo Fassina "il sindaco fa taglia-incolla delle proposte approvate dall'Assemblea Nazionale del Pd e, da ultimo, riprese nel Documento della Conferenza Nazionale per il Lavoro di Napoli". Il responsabile economia dei democrat sottolinea con sarcasmo che "è vero che lui non può saperlo perché non partecipa, ma almeno qualcuno dei suoi potrebbe dare una letta ai documenti programmatici del partito a cui è iscritto e riconoscerci la paternità, meglio, la maternità delle sue proposte". Le repliche inferocite - Immediata e durissima la reazione dei sostenitori di Renzi, già infiammati dalle recenti dichiarazioni del terzo candidato forte alle primarie di sinistra, Nichi Vendola ("le idee di Renzi sono da rottamare"). Filippo Filippini risponde a Fassina: "Ma vergognati". Quindi Alessio Nicheri rileva che se "la nuova strategia dei bersaniani è dire che copia-incolla le loro proposte, bene. È un passo avanti, visto che fino a ieri gli si è detto che era di destra". E ancora, Ivan Montanari, secondo il quale è Fassina che dovrebbe "rendere conto del cosa ci fa sulla sua poltrona, non eletto da nessuno e solo in quanto ex-portaborse di Visco".

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