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Tremonti a Riccione, ecco il mio partito

L'ex responsabile dell'Economia: ribelliamoci alla speculazione finanziaria mondiale

Lucia Esposito
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  L'ex ministro Giulio Tremonti riparte da Riccione. Oggi, sabato 6 ottobre, presenta la sua lista "Lista lavoro e libertà" ai soli invitati. Domani ci sarà l'annnuncio a tutto il Paese.  "Sarà un partito lontano dai notabili", così l'ex ministro Giulio Tremonti, presenta la sua creatura. "Mi alleo con i cittadini   interessati alle proposte del manifesto che sta per entrare in rete.   Mi rivolgo alle grandi aree politiche che hanno sostenuto questo Paese  per decenni, la socialista e la cattolica, sintetizzate nella formula  Tremonti spiega che "il governo Monti "non ha salvato   l'Italia. Non so come sarebbe davvero andata con l'ultimo Berlusconi,   ma con Monti l'Italia non si è salvata. La sua -aggiunge l'ex ministro in un'intervista al Corriere della Sera -  è stata la politica della distruzione creatrice, che però ha   distrutto, e non ha creato. Troppe tasse e troppa paura. Un conto è   tassare il reddito prodotto, un conto è impedire con le tasse che il   reddito sia prodotto". Tremonti spiega di aver anche disegnato il logo:   "una grande freccia che indica la direzione. Nessun designer. Ho   disegnato io anche il logo alternativo: 3L, Lista lavoro e libertà. Voglio partire dalla periferia verso il centro, dal basso per andare in alto, dal surreale al reale. Il nostro marcatore deve essere la   concretezza, anche perchè la realtà è drammatica". Il programma Sul Foglio in edicola oggi, sabato 6 ottobre, Tremonti scrive una lettera in cui spiega il senso del suo partito, il suo desiderio di spezzare quella che chiama "la catena della nostra sopravvenuta dipendenza dalla speculazione finanziaria internazionale. per farò semza patrimoniali o prestiti forzosi o svendite disatrose, all'opposto lasciando i soldi nelle tasche degli italiani. Tremonti sostiene che alle elezioni del 2013 intende candidare una maggioranza di giovani "perché la politica va messa in quarantena: per nessun incarico politico si potrà guadagnare più di un precario".  Tremonti sostiene che il debito pubblico italiano può e deve tornare nella mani italiani per bloccare il ricatto speculativo esterno. Per quanto riguarda le tasse Tremonti intende cancellare l'Imu sulla prima casa non di lusso, parallelemente introdurre a copertura un'aliquotda di imposizione bancaria e finanziaria sui profitti da attività speculative e sull'attività fatte nei paradisi fiscali. Tremonti propone un referendum sull'Europa, e punta sul costo della politica: nessun compenso per l'attività politica potrà superare il guadagno di un precario, abbassammento a 16 anni della maggiore età.   

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