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Imu, revisione entro la fine del 2012

Il Monti elettorale

Dopo le vaghe promesse sulle tasse, ecco quelle sul mattone: "Entro la fine dell'anno rivedremo l'imposta per le famiglie disagiate"

Andrea Tempestini
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  Il governo di Mario Monti pensa a una revisione dell'Imu. L'esecutivo sta valutando una diversa retribuzione del gettito Imu nel rapporto tra Stato e Comuni. Da mesi, infatti, il Tesoro studia soluzioni per rivedere la ripartizione del balzello introdotto dal governo Monti. A dare corpo all'ipotesi sonol le ingenti risorse che afflluiscono nelle casse dello Stato, nonostante la recessione, dal fisco: 10,4 miliardi in più rispetto all'anno scorso. In vista c'è l'attribuzione dell'intero incasso ai Comuni.In questo mopdo glil enti locali incasseranno più di venti miliardi ai Comuni.  Ma sul tavolo c'è anche una seconda ipotesi che potrebbe alleggerire il peso dell'imposta per certe categorie: la Commissione Finanze della Camera discute anche della possibilità di inserire nella delega fiscale forme di progressività per quel che concerne l'Imu nei confronti delle famiglie o dei pensionati maggiormante in difficoltà. Un'Imu più leggera per le categorie disagiate, insomma, ma in che termini ancora non è dato saperlo.  "Impossibile girarla tutti ai Comuni" - L'annuncio di una possibile revisione della distribuzione del gettito della nuova Ici è stato dato dal sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, che ha però escluso "la proposta di attribuzione dell'intero gettito derivante dall'Imu ai Comuni", un'ipotesi che "non sarebbe effettivamente realizzabile lasciando invariato l'importo del fondo di riequilibrio". L'Imu è un'imposta nominalmente comunale, ma la manovra correttiva dello scorso dicembre - il cosiddetto decreto "salva-Italia" - prevede che metà del gettito riscosso sulle abitazioni differenti dalla prima casa vada all'Erario. Nel dettaglio, la nuova Ici dovrebbe fruttare nel 2012 poco più di 20 miliardi, 3,28 dall'abitazione principale e 16,8 dalle altre case, in base alle previsioni di gettito fornite dal Tesoro a inizio luglio. Lo Stato dovrebbe incassare quindi 8,4 miliardi. Il problema è che il fondo di riequilibrio vale circa 9 miliardi, e girando l'intero gettito Imu ai Comuni non resterebbero risorse sufficienti per garantire tutti i servizi essenziali attraverso il fondo. Il timore è che si ripeta una situazione analoga a quella dello scorso agosto, quando diversi comuni si trovarono sull'orlo di una crisi di liquidità per aver ottenuto con l'Imu un gettito significativamente inferiore rispetto alle previsioni del Tesoro. Le due soluzioni tecniche - Secondo Ceriani, ci potrebbero essere due "soluzioni tecniche:  da un lato una perequazione orizzontale, con il trasferimento di parte del gettito Imu dallo Stato al fondo di riequilibrio; dall'altro la destinazione diretta di una quota del gettito derivante dall'Imu al fondo perequativo stesso". Il sottosegretario ha quindi concluso che il tema dell'Imu è "da affrontare insieme all'Anci" e "dovrà essere oggetto di un'apposita inziativa legislativa". In particolare, Ceriani conferma l'intenzione di trovare una soluzione "entro il termine dell'anno, e comunque in tempi rapidi". Secondo alcune fonti governative citate dalla Reuters, la nuova struttura dell'Imu potrebbe confluire nella Legge di stabilità per il 2013, che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare martedì 9 ottobre.  

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