Case, jeep e cravatte: tutte le spese di Fiorito
"L'arresto? Non me l'aspettavo. E comunque sono sereno". Franco Fiorito, finito in manette questa mattina con l'accusa di peculato per lo scandalo dei fondi del Pdl Lazio intascati per spese personali, si dice tranquillo anche nel momento in cui lo stanno conducendo in Questura per le procedure burocratiche. Da domani andrà in carcere, anche se l'ex capogruppo azzurro in Consiglio regionale del Lazio trova il modo di sfottere qualche nemico interno: "Meglio il carcere di qualche persona del Pdl". Quante case per Batman - Leggerezza che non si addice né alla stazza di Francone-Batman né alle accuse contenute nell'ordinanza del Gip di Roma che ha disposto l'arresto. Ad inguaiare Fiorito potrebbe essere proprio il suo patrimonio. Una casa a Roma (in via Catania 69), cinque ad Anagni, una a Piglio (Frosinone), una a San Felice Circeo e tre a Tenerife in Spagna. Il giudice per le indagini preliminari dà conto di quanto illustrato ai pm dall'esponente politico nell'interrogatorio del 19 settembre scorso circa gli altri immobili da lui frequentati: "Ho la disponibilità dei 3 appartamenti a Roma, uno in via Micheli 90 dove attualmente abito, di proprietà di un commercialista romano, uno in via Margutta 65 di proprietà dell'Ipab e uno in via Giosuè Maria di proprietà dell'Accademia nazionale di San Luca. Quanto ai beni mobili - ha rivelato ancora Fiorito - sono proprietario di 3 auto e due motocicli e ho la disponibilità di una imbarcazione a motore in leasing". Ecco perché questa mattina per perquisire tutte le residenze di Fiorito la Guardia di Finanza ha dovuto mobilitare un discreto numero di militari. Nell'ordinanza del gip si ricorda, infine, che Fiorito ha in corso di acquisizione anche un immobile a Mentone, in Francia. Fatture nelle case di Fiorito - E nelle abitazioni del consigliere regionale del Pdl sono state rinvenute fatture che testimoniano l'altissimo tenore di vita di Fiorito. Cravatte di Marinella e sciarpe in seta per una spesa di quattromila euro, per esempio, acquisto compiuto alla vigilia di Natale dell'anno scorso ed è intestato al 'gruppo consiliare Pdl via della Pisana'. Questa, come altre fratture, è stata trovata dai finanzieri nel tritacarte di Fiorito, pronte insomma per essere distrutta. A Batman viene contestata l'appropriazione di una somma che si aggira intorno al milione e 300mila euro, anche se le indagini sono su 6 milioni di contributi che spettavano al Pdl. Alle somme che l'ex capogruppo Pdl ha versato direttamente sui suoi conti, ci sono 2 milioni e 600mila euro di bonifici presso terzi, più altri 2 milioni di euro fuoriusciti dai conti del Pdl. Tra gli utilizzi di danaro sotto la lente degli inquirenti c'è anche l'acquisto di una Jeep pagata poco più di 35mila euro, acquistata in coincidenza con la nevicata che mise in ginocchio la capitale nel febbraio scorso e una caldaia per la villa di San Felice Circeo.