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Ecco perché al Cav conviene intestarsi il Monti bis

Con il prof Berlusconi potrebbe ritrovarsi una coalizione, un programma e un candidato forti. E il Pdl potrebbe finalmente riformarsi

Giulio Bucchi
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di Antonio Socci Monti è l'unico futuro realistico del nostro Paese. La sua candidatura, esplicitata la settimana scorsa, nell'immediato scongiura il probabile governo Bersani-Vendola, ritenuto devastante in Italia e all'estero. Non a caso Pd e Sel, che da mesi si sentono la vittoria in tasca, hanno reagito con irritazione. Più a lungo termine il Monti-bis ha le maggiori chances di portare l'Italia fuori dalla grande crisi e lontano dal baratro (che ancora ci minaccia). Per questo a sostegno del ritorno di Monti a Palazzo Chigi troviamo (secondo me col Quirinale) le realtà fondamentali del sistema-Italia cioè Confindustria, Chiesa, Fiat-Marchionne, Cisl, mondo cattolico e mondo laico, grande stampa (come il Corriere della sera) e mondo bancario.  Ma a sostenere con forza il suo ritorno a Palazzo Chigi dopo le elezioni del 2013 sono anche e soprattutto, con molta energia, gli investitori stranieri, Stati Uniti, Germania e Unione europea. Ecco perché l'annuncio del 27 settembre scorso (fatto, non a caso, al Council of Foreign Relations di New York City) suona come una campana a morto per le ambizioni di Bersani e Vendola (peraltro già minate dal ciclone Matteo Renzi).  Leggi l'articolo integrale di Antonio Socci su Libero in edicola oggi, martedì 2 ottobre

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