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Prove di inciucio tra Pdl e LegaMaroni fa come Bossi

Il segretario del Carroccio strizza l'occhio al Cav, ma poi tira il freno: "Con lui parlo solo di calcio"

Nicoletta Orlandi Posti
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  L'atteggiamento somiglia molto a quello di Bossi dei tempi d'oro. Prima dice una cosa e subito dopo fa marcia indietro. Lasciano di stucco le dichiarazioni di Bobo Maroni a Repubblica se si confrontano quelle rilasciate meno di 48 ore fa a Libero. Al nostro giornalista Antonio Spampinato aveva detto chiaro e tondo che se il Pdl pensa al Nord allora la Lega sarebbe pronta ad una nuova alleanza. Una strizzatina d'occhio al Cavaliere e al suo partito che attraverso Mariastella Gelmini aveva fatto sapere che il Pdl "ripartirà dal Nord".  Ebbene oggi, all'indomani della due giorni del Lingotto, Maroni tira il freno a mano. "Ci alleiamo solo con il nostro popolo", ha detto a Repubblica, spiegando che lui con Berlusconi ormai parla solo di calcio. E sulla legge anti-corruzione è categorico: "Noi siamo assolutamente favorevoli ad approvarla in tempi rapidi, il Pdl sbaglia". In realtà Bobo spara a zero su tutti. Di Bersani dice che "ha un po' di ruggine addosso e va rottamato", di Fini e Casini che sostengono un Monti bis dopo le elezioni dice: "Io non ce l'ho con Monti, ma con quelli che vorrebbero mettere a Palazzo Chigi uno che non è eletto: la democrazia appartiene al popolo, chi governa deve passare la prova del popolo".   

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