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Yuppie, finiani, cattocomunisti: ecco tutti i vip pro Renzi

Dalla politologa di destra Ventura a Jovanotti, da Crosetto a Lele Mora, dalla Minetti a Squinzi: tutti amano Matteo. Peccato per lui che ci siano le primarie Pd...

Giulio Bucchi
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  Lo yuppie fuori tempo massimo fa il pieno di simpatia. A fianco di Matteo Renzi, grande avversario di Pierluigi Bersani alle imminenti primarie del Partito democratico, c'è di tutto: reduci degli Anni Ottanta un po' imbolsiti, eterni Peter Pan in ossequio alla crociata "young" del rottamatore fiorentino, delusi del Pdl, finiani senza casa. E ancora: politici, cantanti, industriali, stilisti, politologi, tutti alla ricerca dell'uomo nuovo. Anche un berlusconiano nel cuore come Lele Mora si sbilancia dicendo che Matteo "è fighissimo, sexy, conquisterà tutte le donne italiane". Effettivamente, ricordando quanto ha detto di lui Nicole Minetti ("Voterei per lui") e ricordando quel che lasciò intendere in un suo articolo-cult Selvaggia Lucarelli ("L'ho sognato, abbiamo fatto cose irriferibili..."), ci sarebbe da credergli.   Ostacolo a sinistra - A questo punto Bersani non saprà più se sorridere sorninone o preoccuparsi davvero. Quello di Renzi è un rompicampo difficile da risolvere. Piace a tanti, ma a sinistra sono ancora in pochi ad ammetterlo. A destra lo vorrebbero come avversario ufficiale per Palazzo Chigi, ma anche qui in pochi sarebbero disposti ad andare a votarlo alle primarie perché in quel caso dovrebbero prendere la tessera del Pd. Troppa roba. E così Renzi paradossalmente rischia di fare il pieno di consensi in vista delle elezioni politiche del 2013, ma di non arrivarci nemmeno alla prossima primavera, stroncato prima da Bersani. Dagli yuppie ai cattocomunisti - Il segretario del Pd però si troverà un autentico fuoco di fila. Negli ultimi mesi con Renzi si sono schierati tutti, un carotaggio umano così eterogeneo da lasciare perplessi. Detto di Mora, che ha fatto endorsement a La Zanzara, su il Foglio di Giuliano Ferrara ha fatto scalpore l'ammissione di Sofia Ventura, ex politologa finiana a disagio nel Pdl: "Se vince le primarie sarò una sua convinta elettrice". Di più, sarebbe addirittura disposta a votare alle primarie: "E' un mio diritto. Non credo che oggi in politica possano esistere case, popoli, perimetri". Oltre a lei, un altro insospettabile come il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi apprezza il sindaco di Firenze: "Molte delle idee che ha espresso corrispondono alle mie". Due ex collaboratori a Mediaset di Berlusconi come Giorgio Gori e Antonio Campo Dell'Orto sono addirittura i bracci destri mediatici di Renzi nel suo tour elettorale in camper in giro per l'Italia: ne curano l'immagine, gli slogan, le strategie. Al grido di "viva i giovani!" e "cambio generazionale" anche il ct della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli (con un passato da allenatore a Firenze) si è schierato al fianco di Matteo, così come lo stilista Ermanno Scervino. Non potevano mancare al coro intellettuali d'area come Stefano Benni e Alessandro Baricco, mentre il cattocomunista 2.0 per eccellenza, Lorenzo Jovanotti, nel 2011 sbottò: "E' il tuo momento, non ascoltare quei vecchi babbioni... Se fai le cose belle noi ti veniamo dietro".  Crosetto pro Renzi - Chiude il cerchio il Pdl. Molti, a cominciare da Berlusconi, sperano in una vittoria di Renzi. Qualcuno però va oltre, e indica nel sindaco il futuro della politica italiana. Il deputato Guido Crosetto, per esempio, va giù duro anche col Cav: "Il Pdl dovrebbe iniziare un nuovo percorso di primarie e di confronto di idee, confrontandosi con la base e con le persone che dovrebbe rappresentare - propone al Tgcom 24 -. Abbiamo bisogno dello stesso percorso che sta facendo il Pd: che Renzi vinca o perda, cambierà il futuro della politica italiana. Abbiamo bisogno che il centrodestra cresca e maturi nello stesso modo".  

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