Berlusconi apre al Monti-Bis: non è un errore candidarlo coi moderati
Tornando a Roma su un treno Frecciarossa, Silvio Berlusconi, precisa che il Pdl non è un partito allo sbaraglio. In realtà, l'ex premier è furibondo per la crisi della Regione Lazio che si è abbattuta come uno tsunami sul Pdl. Silvio Berlusconi aveva chiesto a Renata Polverini di resistere, adesso lui è amareggiato oltre che deluso per come sono andate le cose. "Adesso si cambia tutto" ripeteva lunedì 24 settembre, poche ore dopo le dimissioni della governatrice e pensa a un contenitore federativo al posto del partito. Intervistato dall'Huffington post l'ex premier, non esclude la candidatura di Mario Monti con i moderati: "Non è un errore, ma per essere candidati bisogna volersi candidare. Aspettiamo e vedremo". Silvio Berlusconi ripercorre gli ultimi mesi del suo governi e giudica l'operato di Monti: "Il professor Mario Monti era sulla carta il miglior presidente del Consiglio per un governo d'emergenza che avesse l'appoggio di maggioranza e opposizione e potesse fronteggiare al meglio la crisi. Io per primo lo avevo indicato a suo tempo come commissario europeo, e a Bruxelles non ci ha deluso", lo dice Silvio Berlusconi in un'intervista all'Huffington Post. La stoccata arriva poco dopo: il premier è stato troppo condizionato dalla sinistra e dalla Germania quando si è trattato di accompagnare l'austerità con la crescita. Primarie Pdl e Monti-bis "A palazzo Chigi è partito bene, con una politica di continuità rispetto a leggi di bilancio, riforme e provvedimenti assunti dal mio governo in accordo con l'Europa nella lettera di impegni, e relative scadenze del 26 ottobre 2011, approvata dal Consiglio europeo la sera stessa in cui è stata inviata", prosegue Berlusconi che rivendica: "Vorrei ricordare che negli anni della crisi è stato il mio esecutivo a mettere in sicurezza i conti dello stato, varando manovre di finanza pubblica per 265 miliardi rispetto ai 60 del decreto "Salva-Italia" di Monti, in modo da raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, come richiesto dalla Banca centrale europea, con un anno di anticipo rispetto alle previsioni iniziali. Ricordo pure di avere detto no ad assoggettare l'Italia al programma della Troika al G20 di Cannes il 4 novembre 2011". Rispetto al futuro dice: "E' opportuno che il governo Monti cambi il passo della politica economica puntando allo sviluppo. Il professor Monti ha preferito aumentare le tasse invece di rimettere in moto produzione e consumi. E noi abbiamo assunto un doveroso atteggiamento critico verso una politica ormai esclusivamente. Vorremmo più coraggio, avergli dato fiducia e averlo sostenuto finora in parlamento dimostra la lealtà, la serietà e la coerenza con cui abbiamo voluto onorare la scelta “patriottica” delle dimissioni a novembre. Caso Polverini Berlusconi interviene anche sulle dimissioni di Renata Polverini: "apprezziamo la scelta di Renata Polverini, che pur non avendo compiuto nulla di immorale né di illegittimo, ha ritenuto, di fronte alle gravi emergenze venute alla luce nell'utilizzo dei fondi pubblici, di consentire con le sue dimissioni un cambiamento dell'amministrazione". E su "Er Batman": "Quel Fiorito non è una faccia vecchia, ha 41 anni anche se gliene davo 60. Certo che bisogna immettere personalità nuove, ma non sempre basta essere giovani. Bisogna essere giovani e capaci, giovani e professionali. L'unica cosa da evitare è il professionismo della politica, quel