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Renzi dagli Usa cancella il Pd"Sarà spazzato da antipolitica"

Il "rottamatore": "Se uno è in Parlamento da 20 anni, quel che doveva fare l'ha fatto. Grillo non si batte dandogli del fascista"

Matteo Legnani
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  Il precedente non è favorevole. E' quello del 2008, che vide l'allora candidato premier del Pd Walter Veltroni (poi sconfitto da Silvio Berlusconi) recarsi negli Usa per ricevere un po' di luce dalla stella nascente di Barack Obama, che di lì a poco sarebbe stato eletto presidente Usa. Ma, poco incline alla scaramanzia, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, più noto come "rottamatore" del Pd, è volato a Charlotte, dove è in corso la convention del partito democratico americano. E, pure da lì, non ha mancato di lanciare i suoi strali sui dinosauri del partito, che ormai hanno fatto quadrato attorno a Bersani sparando quotidiane bordate contro il giovane avversario. "Io non credo che il problema sia rottamare ciò che è vecchio. Il problema è che se uno è stato 20 anni  in Parlamento, quello che doveva fare lo ha fatto. E' una semplice constatazione. E con   l'antipolitica che c'è, o si danno dei segnali o il Pd sarà spazzato via. Non è che si ferma l'avanzata di Grillo nei sondaggi dandogli del 'fascista del web' - sottolinea Renzi bacchettando Pier Luigi Bersani - ma piuttosto dicendo che siamo noi quelli che proponiamo il ricambio in Parlamento e le riforme, a partire da quelle  piccole come l'abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali. Questa è la rottamazione". Il sindaco di Firenze ha poi precisato di non essere "a caccia di uno strapuntino. Io - ha spiegato - non mi candido alle primarie per poi avere in cambio qualcosa, tipo un posto in Parlamento o al governo. Non accetterò alcun patto, accordo o inciucio per una mia sistemazione, se perdo continuerò a fare il sindaco e non mi candido in Parlamento" ha risposto a chi nel partito (Fioroni) gli chiedeva di lasciare il posto di primo cittadino.   Quindi la battuta finale: "Io svolgo una funzione sociale: quello di consentire a tutti i dirigenti del mio partito di avere   quacolsa sui cui andare d'accordo. Battute a parte è naturale che chi da tanti anni fa attività politica, quando proponiamo di mandarli a casa, si arrabbi. Anche se lo facciamo col sorriso sulle labbra e senze polemiche   personali. Se poi le polemiche le vogliono fare gli altri, ben vengano: ogni polemica di un dirigente contro di noi provoca l'apertura dai 5 ai 10 comitati che  saranno con noi alle primarie". Cioé: nel Pd sono già arrivati al "noi" e "loro".  

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