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La missione più difficile del Cav: incollare i cocci del Pdl

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L'annuncio della candidatura ha sorpreso gli azzurri. Cicchitto e Alfano si dicono uniti, ma molti (ex An in testa) dubitano della scelta del capo

Giulio Bucchi
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Il capo "si è lanciato senza sapere cosa fare". E' questa la critica maggiore che serpeggia nei corridoi di via dell'Umiltà, sede Pdl. Silvio Berlusconi si candida premier per la sesta volta, un po' a sorpresa Dal 1994 al 2008 era la scelta ovvia, logica, vincente in un modo o nell'altro. Ma oggi è un rischio, sostengono in molti. Un rischio in assoluto (perché la vittoria è comunque molto difficile) e per il partito: il Pdl è diviso, gli ex An sono poco convinti e in generale, nonostante le dichiarazioni di Fabrizio Cicchitto e di Angelino Alfano, la sensazione è quella di un disorientamento generale. Fin qui Berlusconi si era preoccupato di tenere insieme il Pdl, evitarne la disintegrazione. Da oggi, quei cocci deve metterli insieme, tenerli uniti, nasconderli.   Leggi l'articolo di Fausto Carioti su Libero in edicola oggi, venerdì 13 luglio

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