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L'idea della Santanchè: fare la vice del Cav

Pdl in subbuglio tra Monti Bis e legge elettorale. I falchi premono per Berlusconi candidato a Palazzo Chigi. Daniela: tandem con una donna. Sarà lei o la Meloni?

Giulio Bucchi
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Tra legge elettorale e Monti Bis, il Pdl è in ebollizione. Angelino Alfano e i giovani non storcono il naso, anzi. Ma a fare le barricate è l'ala dei falchi ex Alleanza Nazionale, assai insofferenti all'idea di ritrovarsi per altri mesi (5 anni è un'ipotesi troppo ottimistica) in una coalizione allargata con Udc e Pd e magari con ministri obbligati pescati tra gli attuali tecnici. Proprio loro, i falchi, stanno pesando ancora tanto nelle scelte strategiche del partito. Vogliono, per esempio, che Silvio Berlusconi riprenda in mano il pallino, archivi l'esperienza un po' troppo morbida di Alfano e si ricandidi a Palazzo Chigi nel 2013. Il Cav ne è sempre più convinto e la sua consigliera Daniela Santanchè prova ad accelerare: serve una vice (o qualcosa di più) donna, un nome forte da piazzare in tandem con Berlusconi. Piace Giorgia Meloni, giovane, determinata ed ex Alleanza Nazionale proprio come la Santanchè. Ma secondo i bene informati il pressing di Daniela su Silvio assomiglia, più che a un consiglio, a un'autocandidatura. 

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