Cav: "Io in campo, lo vuole genteNel 2013 grande coalizione col Pd"
Berlusconi guarda alle elezioni: "Temo che senza la mia presenza non ci sarà un risultato positivo"
“Sì sarò ancora in campo, sono inondato di lettere di gente che me lo chiede. In fondo non vorrei, ma temo che senza la mia presenza non ci sarà un risultato positivo”. Silvio Berlusconi in un colloquio con il Corriere della Sera fa capire di non avere alcuna intenzione di mollare le briglie del Pdl. E se la buona performance di Monti in Europa (“ il risultato credo sia dovuto anche alla mia minaccia di uscire dall'euro, la Merkel si è spaventata e questo è stato utile a favorire una soluzione positiva”) allontana de facto le elezioni – “credo sia interesse di tutti finire questo percorso, solo Bersani vuole le urne anticipate per indebolire Renzi” – l'ex presidente del Consiglio manda, per la seconda volta in pochi giorni, un implicito segnale al segretario Angelino Alfano, pur non citandolo direttamente: il partito così come è non va, c'è bisogno di facce nuove, nuovi nomi (a partire da quello della formazione), e in sostanza quel ritorno allo spirito di Forza Italia che il Cav. non ha mai smesso di rimpiangere. E allora via alle liste civiche - non una selva come ipotizzato - certamente sì a quella guidata dal critico Vittorio Sgarbi e a una Lista civica nazionale cui starebbe lavorando l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, e il consiglio a qualche colonnello di lungo corso di “farsi un po' da parte”. Il tutto con il plus della sua presenza in prima persona. La coalizione dei moderati - Sul fronte delle strategie future il Cav. ha tratteggiato anche “un accordo di larga coalizione dove abbiano un ruolo centrale Pdl e Pd”, in modo da arginare l'onda antipolitica di Grillo e Di Pietro, rintuzzare Vendola, e mettere alle strette Casini, con il quale i rapporti sono sempre gelidi. Una grossa coalizione dei moderati insomma, per dare a un Paese ancora sotto attacco della crisi “governabilità e stabilità assieme”.