Le riforme istituzionali partono male:accantonato taglio parlamentari
Il Senato rinvia l'esame dell'articolo con cui si riduce il numero delle poltrone per dare precedenza alla discussione del Senato federale
Il presidente Renato Schifani ha spiegato che si tratta di un "accantonamento tecnico" e non nel senso che della questione non ci si occuperà in seguito. Ma quello che l'aula del Senato ha mandato oggi a un Paese che non ne può più della casta e che da anni chiede il taglio al numero dei parlamentari, non è un bel segnale. Palazzo Madama ha infatti votato l'accantonamento dell'art.1 del ddl sulle riforme istituzionali relativo alla diminuzione dei deputati, passando così all'articolo 2 sul Senato federale, secondo la proposta del leghista Federico Bricolo. Si è in pratica ricreata la vecchia maggioranza di centrodestra che sosteneva il governo Berlusconi, con 154 voti favorevoli all'accantonamento, 128 contrari e 5 astenuti. Eì il "miracolo delle poltrone": per difenderle, gente che da mesi se ne dice di ogni, torna a fare comunella e a votare compatta.