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Le primarie dei lettori di LiberoPrimo Silvio, terzo Gerry Scotti

Matteo Legnani
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Le primarie del Pdl per scegliere il candidato premier, le prime nella storia di un partito di centrodestra in Italia, si terranno dopo l'estate. Noi di Liberoquotidiano.it abbiamo però voluto sondare i nostri lettori a caldo, subito dopo l'annuncio dato dai vertici del partito giovedì 7 giugno, al termine dell'ufficio di presidenza. Il responso è stato considerevole, a testimonianza che la scelta del leader è un tema che sta molto a cuore agli elettori del Pdl, in questo periodo di opacità della politica e di governo "tecnico". In un giorno, sul nostro sito abbiamo raccolto circa 7.000 preferenze che si sono divise tra i 7 candidati da noi indicati, scelti tra i nomi di maggior peso del partito o tra personaggi che hanno attratto l'interesse dei vertici azzurri in queste ultime settimane. Il responso delle "30 ore di primarie" (alle ore 19) premia nettamente Silvio Berlusconi, che peraltro non dovrebbe partecipare alla competizione del prossimo autunno, scelto da 2.454 votanti. Il doppio delle preferenze ricevute dal suo "delfino" e attuale segretario del Pdl, Angelino Alfano (1.242). Ma la sorpresa vera è quella che vede al terzo posto il presentatore televisivo Mediaset Gerry Scotti, che con 1.115 voti si piazza ad un incollatura da Alfano. Il nome del conduttore di "Chi vuol essere milionario" era stato fatto per la prima volta proprio sul nostro giornale da Maria Giovanna Maglie e poi, a detta di chi gli sta vicino, presa in considerazione dallo stesso Berlusconi. Quarto (733) si piazza il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, che agli occhi di alcuni rappresenterebbe una ventata di novità e un ritorno allo "spirito del '94", quello degli "imprenditori prestati alla politica". Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, in ambasce in queste settimane per le polemiche dovute ai suoi rapporti col faccendiere della sanità Pierangelo Daccò, sfiora le 600 preferenze (597). E appena dietro a lui si piazza Daniela Santanchè (581), che invece è data dai commentatori come la più credibile antagonista di Alfano. Chiude la classifica dei 7 l'ex ministro e attuale coordinatore del partito Ignazio La Russa (248).

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