Formigoni imbarazza ClFuori da programma Meeting
Il nome del governatore lombardo non compare nell'agenda dei lavori del festival di Rimini di Comunione e liberazione
Ieri, nell'ambasciata italiana presso la Santa Sede, si presentava la 33esima edizione del Meeting di Comunione e Liberazione, che si terrà a Rimini tra il 19 e il 25 agosto. Sarà il meeting del governo tecnico, quello di quest'anno, sempre ammesso che per la fine di agosto l'esecutivo Monti sia ancora in sella a Palazzo Chigi. Sul palco di Rimini sfileranno infatti tantissimi ministri: Corrado Passera, Lorenzo Ornaghi, Paola Severino, Corrado Clini, Giulio Terzi, Francesco Profumo e, forse, anche Elsa Fornero. Ma la notizia vera è un'assenza. Che non può passare inosservata. nel programma ufficiale distribuito alla presentazione dell'evento, non compare infatti il nome del governatore della Lombardia Roberto Formigoni, il politico di Cl per eccellenza e presenza fissa al Meeting in tutte le sue edizioni. Emilia Guarnieri, anima della manifestazione, ha minimizzato dicendo che "Formigoni è sempre vicino a noi". Ma si fa presto a collegare l'assenza del suo nome dal programma con l'imbarazzo che il presidente lombardo sta causando in queste settimane al Movimento per le continue notizie sulle vacanze che gli sono state pagate dal faccendiere Pierangelo Daccò, coinvolto in alcuni scandali della sanità lombarda. E il pensiero non può non andare alla lettera che Carla Vites, moglie del'ex assessore Antonio Simone pure lui finito agli arresti per gli scandali e ciellina della prima ora, scrisse alcune settimane fa al Corriere della Sera: "Credo anch'io che Robertino (Formigoni, ndr) non abbia mai raccolto soldi od altri effetti dalle frequentazioni col faccendiere Daccò: a lui bastava l'onore di essere al centro di feste e banchetti, yacht e ville. Che se ne dovrebbe fare dei soldi uno così narcisista? I soldi a lui non servivano. Tranne per qualche camicia a fiori o per una giacca orrendamente gialla. Cl, a mio avviso, deve avere un sussulto di gelosia per la propria identità, per quello che Giussani pensava al momento della fondazione". Che sia venuto il momento del sussulto?