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Authorithy, partiti pronti a riprendersi tutto

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Pdl, Pd e Udc si spartiscono i quattro posti alle Comunicazioni. Alla Privacy, un posto anche per la Lega

Matteo Legnani
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Altro che "indipendenza e autonomia". L'occupazione delle authority da parte dei partiti non cessa neppure in epoca di governo tecnico. Con Pdl-Pd-Udc-Lega che sono pronti a spartirsi i posti disponibili nell'Agcom (Autorità di garanzia delle comunicazioni) e nella Privacy. La prima offre quettro posti per sette anni e il controllo di questioni-chiave: antenne, televisioni, connessioni veloci. Gli azzurri prenderebbero due dei quattri posti, che andrebbero al confermato Antonio Martusciello, ex sottosegretario nel governo Berlusconi, e al promosso Antonio Preto, già collabopratore di Tajani e Brunetta. Il terzo posto andrebbe all'uomo di Casini in Abruzzo, il consigliere Rai (in scadenza di mandato) Rodolfo De Laurentiis, mentre il quarto vedrebbe confermato il docente del Politecnico di Milano Maurizio Decina, uomo di Massimo D'Alema. La "concessione" del posto in Agcom avrebbe come contropartita per il Pd (corrente Franceschini) la nomina di Antonello Soro (capogruppo a Montecitorio con Franceschini segretario Pd) alla presidenza dell'authority per la Privacy. Sul fronte Pdl, un posto alla Privacy sarebbe stato offerto al magistrato Augusta Iannini, capo dell'ufficio legislativo del ministero della Giustizia (ma in rotta col ministro Severino), nonchè moglie di Bruno Vespa. Manca il Carroccio: che, rinunciato al posto che gli sarebbe dovuto spettare all'Agcom, si terrebbe comunque una poltroncina alla privacy, dove vorrebbe far sedere Guiovanna Bianchi Clerici, attualmente nel cda della Rai.

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