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Modello francese, il Pdl partedomani emendamenti al Senato

La riforma, annunciata qualche giorno fa da Berlusconi, prevede l'elezione diretta del capo dello Stato

Matteo Legnani
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Semipresidenzialismo, si parte. Domani il Pdl presenterà gli emendamenti sul "modello francese". Lo si apprende in ambienti parlamentari. Nel gruppo, infatti, si sta lavorando in queste ore per mettere nero su bianco una serie di proposte di modifica al ddl di riforma costituzionale che giovedì 7 approderà all'esame dell'aula del Senato. Sul dibattito pesa il freno che è arrivato addirittura dal Colle con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che cinque giorni fa ha tenuto a sottolineare che "i nostri costituenti" avevano pensato al presidente della Repubblica come ad una "figura neutra, imparziale, estranea al conflitto tra le forze politiche" e questa, secondo Napolitano, era una "decisione profondamente motivata". E pur dicendosi "soltanto spettatore" di fronte alla discussione sulla riforma della seconda parte della Costituzione, Napolitano ha ammonito che "bisogna vedere quali saranno i nuovi equilibri che potranno nascere" da una scelta di tipo semipresidenziale. Di certo, quando l'aula del Senato comincerà a entrare nel vivo della discussione, non mancheranno le tensioni (Lega e Idv si sono già detti contrari) e in molti scommettono che alla fine il tavolo salterà. Domani, quindi, gli emendamenti dovrebbero essere depositati presso gli uffici del Senato. Saranno proposte di modifica al testo già approvato la scorsa settimana in commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama, che prevede tra l'altro la riduzione dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto, il rafforzamento dei poteri del premier e la sfiducia costruttiva.In ambienti pidiellini si mostra ottimismo sul fatto che poi si possa raggiungere un accordo perchè, così viene riferito, "qualcosa si sta muovendo".

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