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Cosa succede se l'Italia si stampa gli euro da sola

Berlusconi provoca: creiamo moneta con la nostra Zecca. Lui sa che così si ammazza l'Ue ma vuole dare una scossa e non morire per la politica del rigore della Merkel

Lucia Esposito
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  Berlusconi non se ne abbia a male. Ma  l'idea di «andare in Europa  a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta»  non è sua. Anzi, non più tardi di 40 giorni fa un illustre studioso di Taiwan che vanta un passato alla Federal Reserve, ha predicato questa ricetta nientemeno che nell'auditorium di Berlino della Bundesbank. Il professor Richard Koo, strategist di Nomura, massimo esperto della crisi economica che attanaglia il Giappone  da una ventina d'anni, ha spiegato ai banchieri tedeschi che l'austerità, in caso di recessione non funziona quasi mai. Certo, un Paese come la Grecia che ha scialato denari a palate va rimesso in riga. Ma per nazioni come la Spagna, che fino allo scoppio della crisi avevano conti più in regola della Germania, o l'Italia, che sta facendo sforzi eroici sul fronte del fabbisogno, questa terapia non ha alcun senso: la crisi, nel loro caso, nasce dal disordine finanziario internazionale, mica dall'eccesso di spesa. E la famose riforme strutturali servono, ma solo nel lungo termine. A breve, l'unica soluzione sensata consiste in «una politica finanziaria espansiva», quella che ha praticato la Fed o la Banca d'Inghilterra. In parole povere, stampar moneta, come chie Silvio Berlusconi.  Insomma, non è poi così pazza o sbagliata l'idea dell'ex presidente del Consiglio.  Leggi l'articolo integrale di Ugo Bertone su Libero in edicola oggi, sabato 2 giugno  

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