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Il finiano Scanderebech dorme in Parlamento. Il Fli: "Non violate la sua privacy"

Un giornalista immortala il deputato su un divanetto. In Aula il collega Di Biagio s'arrabbia: "Stava solo riflettendo, questo linciaggio favorisce l'antipolitica"

Giulio Bucchi
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La Casta dorme in Parlamento, il giornalista la riprende, sputtanandola. E i parlamentari che fanno? S'arrabbiano con il giornalista, accusandolo di aver violato la privacy. Visto che non è giusto generalizzare, meglio fare nome e cognome dei protagonisti di questa grottesca vicenda, riportata dal sito del Fatto Quotidiano. Il deputato Deodato Scanderebech, oggi al Fli ma con alle spalle una transumanza da Forza Italia all'Udc, dal Pdl di nuovo all'Udc e infine alla corte di Fini (e celebre per un jingle rap registrato nel 2010 insieme a Pippo Franco per sostenere la candidatura del leghista Cota alla Regione Piemonte), s'appisola su un divanetto. Un fotografo lo riprende e tanto basta a un collega futurista, Aldo Di Biagio, per levarsi in piedi in aula lo scorso 30 maggio e condannare l'atto "di straordinaria gravità". "Un giornalista ha immortalato un parlamentare mentre con gli occhi chiusi era seduto su un divano in un momento di riflessione", grave gesto di "antipolitica". "Eventi come questi - la foto, non l'appisolamento - rischiano di alimentare riflessi drammatici. Il linciaggio mediatico portato avanti da un giornalista di discussa professionalità rappresenta un elemento da condannare". E giù botte (verbali) a quegli "uomini d'informazione privi di alcuna morale"... 

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