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Fini furioso con Casini"Perchè mi hai lasciato?"

Il leader dell'Udc seppellisce il Terzo Polo. I collaboratori del presidente della Camera: "Urlava come un pazzo che Casini è inaffidabile"

Matteo Legnani
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Chi la fa l'aspetti. Il destino di Gianfranco Fini non poteva essere che questo: dopo aver mollato (il Cavaliere), essere mollato (da Casini). Il quale Casini, ieri, vista la scoppola elettorale beccata dall'Udc, ha deciso unilateralmente che il Terzo Polo non ha più motivo di esistere, senza consultarsi prima con Rutelli (che conta come il due a briscola) e con Fini. Obiettivo: liberarsi dai due fardelli (pesanti come immagine ma leggerissimi in termini di consensi) per poter liberamente scegliere se cedere alle lusinghe di Berlusconi in vista delle politiche 2013. L'Udc è tornato a essere ago della bilancia e vuole liberarsi dal giogo terzopolista che rischia di mandarlo a fondo sotto i colpi dell'antipolitica grillina. Italo Bocchino ha detto che "andiamo a avanti nella costruzione del Fli, a cosa miri l'Udc non ci è chiaro". Ma, dicono i ben informati, Fini l'avrebbe presa con minor filosofia. Trovatosi di fronte al "de profundis del Terzo Polo, il presidente della Camera si è molto arrabbiato: "Gridava come un pazzo, diceva che Casini e inaffidabile, un irresponsabile" raccontano nel Fli. Fini e Casini, ieri, hanno avuto un faccia a faccia a Montecitorio, ma il leader dell'Udc è apparso irremovibile: "Ognuno porti avanti il suo progetto, poi si vedrà".

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