Vince il voto di protesta Grillini al 19 per cento.
Il candidato del Pd andrà al ballottaggio con Pizzarotti del Movimento cinque stelle. Pdl addirittura sesto col 4,7%
La primavera di Beppe Grillo comincia dalla (ex) grassa Parma. Ex Emilia rossa, ex Comune amministrato dal Pdl e affossato dagli scandali corruzione e dai debiti, con tanto di dimissioni e commissariamento dell'ex sindaco Pietro Vignali. Il terreno perfetto per riscrivere la storia dell'antipolitica che rischia di farsi di colpo politica. Già, perché nella città del prosciutto dopo 143 sezioni scrutinate su 209 totali, il candidato del Movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti andrà quasi sicuramente al ballottaggio col 19,5% delle preferenze. Se la vedrà col candidato del centrosinistra, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli (Pd) che veleggia poco sotto il 40% (39,4). A seguire, con distacco, l'ex sindaco Elvio Ubaldi dell'Udc con il 16,1%. Addirittura sesto il rappresentante del Pdl, Paolo Buzzi, con un misero 4,7 per cento. A superarlo anche Roberto Ghiretti (Lista Civica) col 10% e Roberta Roberti del Prc con il 5. Il leghista Andrea Zorandi è piantato al 2,7 per cento. Un grillino al governo - Dall'antipolitica al governo, si diceva, perché le prospettive di sorpresa clamorosa tra due settimane, al ballottaggio, sono concrete. La prima variabile è quella dell'astensionismo. Con 86.728 votanti tra gli aventi diritto e il 64,5% totale, chi ha scelto di stare a casa è stato a conti fatti il 35,5 per cento contro il 25,5% delle Comunali 2007. Il primo partito ufficiale di Parma. Cosa accadrà al secondo turno? I sostenitori del centrodestra si tureranno il naso e voteranno per Bernazzoli? Oppure, vista la sonora pernacchia a Buzzi, decideranno di andare fino in fondo e voltare pagina nel modo più clamoroso e traumatico possibile, consegnando la vittoria al grillino Pizzarotti? Antipolitica in trionfo - Parma, e poi Genova (con Putti in lotta per il ballottaggio con Musso del Terzo Polo), Verona (Benciolini sorprendente terzo) giù giù fino al piccolo Comune vicentino di Sarego dove Roberto Castiglion è diventato sindaco, primo storico precedente per il Movimento 5 Stelle. Una tornata elettorale trionfale, e non a caso Grillo esulta su Twitter: "Ci vediamo in Parlamento...". Il 2012 dell'antipolitica pare stare già stretto al comico genovese: in fondo, con Monti traballate e Pdl, Pd e Terzo Polo allo sbando sognare in grande non solo è possibile, ma doveroso. Sempre che il partito-non partito sia già in grado di superare la prova del nove del governo vero, anche se a Sarego.