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Trota, gli albanesi gli ridono dietro: "Sei un clandestino"

In Albania si muove la Procura: Renzo non è mai entrato nel Paese

Pruneddu Pietro
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Renzo Bossi, oltre all'umiliazione della laurea tarocca, adesso rischia anche problemi con la Giustizia albanese. La Procura di Tirana si è mossa per chiarire la vicenda della laurea triennale conseguita all'Università privata Kristal. Gli inquirenti stanno anche indagando per appurare se il Trota sia mai entrato nel paese. Infatti, dai documenti della Polizia di frontiera non risulta nessun ingresso in Albania del figlio del Senatùr. Dato confermato anche dall'Ambasciata italiana. Insomma, Renzo non avrebbe mai messo piede nel paese in cui risulta laureato. Gli albanesi lo sfottono - Dall'Università al centro dello scandalo fanno sapere che il Trota risulta regolarmente iscritto nell'anno accademico 2007/2008. Cioè quasi due anni prima di aver conseguito la maturità in Italia. I magistrati vogliono anche capire come Renzo abbia potuto sostenere gli esami in lingua albanese. Una docente dell'ateneo ha detto che "le lezioni al Kristal sono quasi tutte in lingua locale e senza traduttori". Inoltre il professore che ha firmato la laurea ha chiarito di non aver mai firmato quel documento, ma in un secondo momento ha dichiarato che la sigla è la sua e che Renzo ha studiato per ben quattro anni. Rischio di guai legali - Ma la vicenda sta scatenando un polverone nel paese balcanico. Il leader socialista albanese Edi Rama, ha stigmatizzato "le fabbriche dei diplomi a pagamento". Mentre sul web molti lettori ironizzano sulla vicenda. "Ma il figlio di Umberto Bossi ha studiato da clandestino in Albania? A noi in Italia ci fanno sputare sangue per avere il permesso di soggiorno per motivi di studio". Ora il caso passerà nelle mani di una task force della sezione Crimini economici. Insomma, il Trota rischia guai legali in Albania, oltre a quelli che già stanno colpendo il suo (ex) partito in Italia.

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