Governatori più amati: crolla Formigoni, il numero uno è Zaia
Il Presidente della Lombardia perde il 2,5% di consensi in tre mesi. E intanto replica a Di Pietro: "Sciacquati la bocca"
Roberto Formigoni perde consensi e scende all'ultimo posto nella top ten dei governatori più apprezzati d'Italia. Il governatore della Lombardia si ferma al 51,7% di consensi registrando il maggiore calo rispetto ai colleghi: -2,5% nel giro di tre mesi. Questo è il risultato dell'indagine trimestrale Monitoregione, effettuata dell'Istituto di Ricerca Datamonitor, che mette in fila i primi dieci governatori per gradimento del loro operato. Zaia il più amato - Al vertice si conferma il governatore del Veneto Luca Zaia, che ottiene il 59,1% dei consensi nonostante paghi un calo dello 0,9%. Al secondo Enrico Rossi (Toscana) con il 58,6% ma anche lui in calo dello 0,2%. Il governatore toscano supera Vasco Errani (Emilia Romagna), che con un calo dell'1,6% scende in terza posizione con il 58,4%. L'indagine, che ha monitorato il trimestre gennaio-marzo, vede subito fuori dal podio Raffaele Lombardo (Sicilia) che risale dall'ottavo posto, poi Stefano Caldoro (Campania) in ascesa dalla decima alla quinta posizione. Il governatore campano fa registare la miglior performace (+1,2%) La polemica con Di Pietro - Formigoni, intanto, ha replicato al leader dell'Idv Antonio Di Pietro, che ne ha chiesto le dimissioni. "Di Pietro ricordati: prima di parlare di me, sciacquati la bocca e fai dimettere il tuo compagno di partito e di merende Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, indagato e sotto processo a Roma con accuse molto gravi". E sulla classifica dei governatori commenta: "E' la dimostrazione che contro di me è in atto una campagna infondata ma giornalisticamente, mediaticamente e politicamente feroce". Quindi, in una nota ufficiale: "Mi complimento con i colleghi che occupano le posizioni davanti a me. Faccio notare che nelle prime posizioni della classifica figurano due colleghi, della cui innocenza sono certo, che sono da tempo al centro di indagini della magistratura e che hanno anche ricevuto regolari avvisi di garanzia. Nei loro confronti, e ne gioisco, non si è scatenata nessuna campagna scandalistica". "Contro di me invece - prosegue Formigoni - che, come noto, non ho indagini a carico e non ho ricevuto avvisi di garanzia, è in corso da tempo una feroce campagna politica e giornalistico-mediatica fondata sul nulla e sulle falsità, ma che tende a descrivermi come responsabile di numerosi fatti". "Come è naturale - aggiunge il presidente - questa campagna, iniziata da più di un anno con le false accuse di appartenenza alla fantomatica P3 e proseguita con un crescendo di ferocia lungo tutti questi mesi, colpisce una quota meno attenta di cittadini, che sono portati a credere alle falsità di vari organi di stampa e televisivi. E quindi il calo dei consensi è evidentemente frutto di tutto ciò. Ma, nonostante tutto, noto che quasi il 52 per cento dei miei concittadini, pur nel mezzo di questa bufera di falsità, voterebbe ancora per me". "E' evidente - conclude Formigoni - che continuerò a lavorare per il bene dei miei concittadini e non la darò vinta ai nemici della democrazia".