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Bossi, l'amarcord dei vecchi compagni di briscola: "Veniva al circolo, giocava e leggeva Topolino"

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Il Senatùr raccontato dai suoi amici del Circolino di Capolago. "Ci ha deluso. Chissà che ora non torni a giocare a carte con noi"

Andrea Turco
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La critica più dura nei confronti di Umberto Bossi arriva dai suoi vecchi compagni di briscola con cui il Senatùr passava intere giornate a giocare. "Umberto non è una vittima - dicono al Circolino di Capolago in provincia di Varese - Si doveva dimettere già da tempo. Ci ha deluso". Il volto dei presenti si tinge di amarezza. E ricordano con nostalgia i bei tempi in cui Bossi, prima di diventare leader della Lega, la mattina arrivava al circolo. "Giocava sempre con gli anziani. Era un abile giocatore - confessa un signore - Ma voglia di lavorare...Fumava l'immancabile sigaro e poi leggeva Topolino". Infine una speranza che sa di Amarcord: "Chissà, ora che si è dimesso, magari avrà più tempo per tornare al gioco delle carte".

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