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PiazzaPulita, Li Gotti lascia di stucco: "In tutta la mia vita, nemmeno un parola con Prodi"

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"Amico di Prodi? Totalmente corretto no". L'avvocato Luigi Li Gotti, principe del Foro romano e uomo che con la sua denuncia alla Procura di Roma sul caso Almasri ha provocato l'avviso di garanzia nei confronti della premier Giorgia Meloni (e di mezzo governo) prende le distanze dall'etichetta che gli è stata appiccicata addosso fin dal video-messaggio con cui il presidente del Consiglio ha annunciato all'Italia l'inizio dell'assalto giudiziario. 

"Diciamo, amico di Prodi nel senso che ho fatto parte del governo Prodi come sottosegretario (alla Giustizia, ndr) dal 2006 al 2008 in quota Italia dei valori. In effetti con Prodi non ho mai parlato", suggerisce sorridendo ospite di PiazzaPulita, su La7. "Non si è neanche più sentito da allora? 17 anni...", gli domanda Corrado Formigli. "No diciamo che in vita mia con Prodi non ho mai scambiato una parola. Mai. Qualche volta l'ho incontrato casualmente quando veniva in aula e io dovevo partecipare come sottosegretario perché c'erano provvedimenti riguardanti la giustizia".

 

 

 

"Di sinistra?", lo incalza ancora Formigli. "Di sinistra... Da giovane ho avuto un altro tipo di militanza, a 16 anni ho incominciato a fare politica, ho militato nelle organizzazioni giovanili del Movimento sociale. Noi ci consideravamo (di sinistra, ndr) per la verità, facevamo parte della corrente di sinistra, c'era un parlamentare socialista eletto nel Msi. Poi sono stato consigliere comunale, segretario di federazione, dirigente nazionale".

 

 

 

Li Gotti ha smesso con la politica nel 1975, due anni prima della nascita della Meloni. E al riguardo sottolinea: "Io Giorgia Meloni non l'ho mai conosciuta. Facciamo come Prodi: con Prodi non ho scambiato parola, con Meloni non ho avuto occasione". 

Li Gotti a PiazzaPulita, guarda qui il video di La7
 

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