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Giuseppe Cruciani sbertuccia la sinistra: "Trump? Tutti contenti, punto e basta"

Roberto Tortora
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Appena ha messo piede al 1600 di Pennsylvania Avenue NW, Washington, Donald Trump non ha perso tempo e ha subito firmato decreti a raffica. Ha effettuato l’uscita degli USA dall’Oms e dagli Accordi di Parigi sul clima, favorito il ritorno della pena di morte a livello federale, sostenuto l’abolizione dello ius soli, negato il diritto di cittadinanza per i figli nati negli Stati Uniti da immigrati che sono qui illegalmente. In più, aumento dei giacimenti petroliferi e stop alle politiche gender fluid.

Di questo si discute a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio ogni giovedì alle 21:30. Ospite in studio, Giuseppe Cruciani evidenzia la coerenza di Trump rispetto ai proclami fatti in campagna elettorale: “Il nuovo presidente degli Stati Uniti sta facendo tutte cose che aveva promesso ai suoi elettori e anche la sinistra, pur contraria a una parte di questi provvedimenti, dovrebbe essere contenta di uno che arriva lì e attua quello che aveva promesso. Punto e basta. Non c'è nessuna cosa mostruosa, perché non è una legge universale l'ideologia green, si può cambiare e si può modificare, quella delle trivelle è una scelta politica, su cui sono d’accordo. I maxi-rimpatri di clandestini? Ma magari ci fosse la possibilità di rimpatriare così velocemente i clandestini, vedremo in che modo, come sta facendo Trump”.

 

 

Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano La Verità: “L'elezione di Donald Trump è il trionfo della democrazia, gli americani hanno scelto da chi farsi governare. Non dai giornali italiani, dagli intellettuali italiani o americani o di qualche altro Paese. Sono stati gli americani a decidere che Donald Trump è la persona giusta per cambiare gli Stati Uniti. Evidentemente agli americani non piace così come stanno andando gli Usa e allora hanno votato un signore che ha detto chiaro qual era il programma che voleva applicare. Non ha fatto il contrario di quello che aveva annunciato, come spesso fanno i politici, spesso anche quelli democratici, che annunciano di volere la pace e poi fanno la guerra”.

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