Coronavirus, Alessandro Sallusti: "Adesso niente teste di ca***"
"Niente teste di ca***". Alessandro Sallusti non usa mezzi termini. Nel suo editoriale su il Giornale lo dice chiaro e tondo, riprendendo il titolo di un libro di James Kerr, "guru motivazionale che ha contribuito a risolvere i problemi di grandi team di Formula Uno, di squadre di Premier League, di aziende come Google, Unilever, Boeing", che è copiato dal motto degli All Blacks, la più forte squadra di rugby di tutti i tempi.
Insomma, "per risolvere un problema tutti gli attori devono muoversi all' unisono. Ci vuole «una attenzione maniacale all'eccellenza, un impegno collettivo per la causa comune», fiducia, iniziativa e una comunicazione chiara. Tutto inutile però se nel gruppo c' è anche una sola «testa di ca***»".
Così si deve fare nella lotta al Coronavirus "vanificata da un numero eccessivo di teste di ca***. Della categoria fanno parte gli incompetenti", "gli ignoranti" e "gli irresponsabili". In queste condizioni, conclude Sallusti, "c'è poco da fare: fino a che le teste di ca*** sovrasteranno numericamente i competenti e i responsabili non se ne uscirà e in molti moriranno, quando avrebbero potuto essere salvati se solo tutti ci fossimo «mossi all' unisono per una causa comune»".