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Volano gli stracci tra Sartori e D'Alimonte

Sul Sole 24 Ore botta e risposta tra i due costituzionalisti sulla legge elettorale

Matteo Legnani
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Nell'Italia sfinita dai dibattiti su Porcellum, Mattarellum, Italicum e altri cum andando, capita che due attempati (uno ben più dell'altro) costituzionalisti diventino primedonne che si contendono le prime pagine dei giornali con dibattiti a colpi di "zitto tu che ho ragione io". I due in questione sono Giovanni Sartori classe 1924 e Roberto D'Alimonte classe 1947. Da giorni si beccano a distanza sull'Italicum, di cui il classe '47 (in qualità di consigliere di Matteo Renzi) è uno dei principali artefici. Oggi Il Sole 24 Ore è riuscito a metterli uno accanto (o meglio, contro) all'altro sulla sua prima pagina. "Io idealista? Tu fuori dai modelli occidentali" s'intitola l'intervento di Sartori. "Io realista, i tuoi sistemi ideali non sono attuabili" quello di D'Alimonte. Ora, chi riuscisse a mettersi alle spalle due titoli tanto avvincenti, leggerebbe che il 90enne Sartori rifiuta l'etichetta di idealista (che invece per uno della sua età è un sicuro complimento) dicendo di sostenere "il doppio turno che esiste da tempo in Francia e che dunque è una realtà. Mentre l'Italicum di Berlusconi (ma qui Sartori intende "di D'Alimonte", ndr) si fonda su un premio che trasforma una minoranza in maggioranza, un meccanismo che non esiste in nessun paese dell'Europa occidentale". Per questo, continua Sartori, "mentre io sono uno studioso che cerca di proporre soluzioni esatte, D'Alimonte bada al fattibile e preferisce fare il consigliere del Principe". E ancora, D'Alimonte è un servo dei sondaggisti, perchè "quel premio (di maggioranza, ndr) è calcolato sulle loro previsioni". Tiè. A D'Alimonte e ai sondaggisti, che Sartori accomuna alla categoria dei "chiromanti". D'alimonte replica per le rime, prima riconoscendosi il merito di "suggerire quali modifiche migliorative dello status quo siano realisticamente praticabili oggi e non domani". E poi rivendicando che "tutti i sistemi maggioritari tendono a trasformare una minoranza di voti in una maggioranza di seggi". E ancora: "Che c'entrano i sondaggi?". Speriamo che la disfida sia all'ultima puntata.

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