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La Innocenzi contro Serra: "Sdraiata a chi? Io mi sono fatta un gran culo"

Giulia Innocenzi

La giornalista di Servizio Pubblico attacca l'ultimo libro di Serra "Sdraiati": "I giovani non stanno sul divano, ma si danno un gran da fare"

Ignazio Stagno
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"Io valgo più del tuo figlio immaginario". Giulia Innocenzi contro Michele Serra. La "santorina" ha passato le sue vacanze di Natale con il nuovo libro di Serra, Sdraiati, sul comodino. Il testo parla dei giovani dell'era moderna che secondo Serra sarebbero "sdraiati" e con poca voglia di fare. La Innocenzi ha appena finito di leggere il libro e così su facebook dà una bella lezione a Serra e boccia in pieno la sua ultima fatica letteraria: "Ho passato il pomeriggio con Michele Serra, e vorrei poterlo confortare: i giovani non sono tutti "sdraiati" come il suo ipotetico figlio raccontato nel libro. Uno che passa le giornate sul divano, fra serie americane e auricolari impiantati nelle orecchie, privo di interessi se non quelli decisi dall'industria del consumismo. Un'ameba, a tratti - sembra paventare Serra - neanche un umano. Ho 10 anni in più dello sdraiato del libro. 10 anni fa trascorrevo un anno di liceo negli Stati Uniti, per vivere un'esperienza arricchente e per arricchire pure il mio CV, lontana migliaia di chilometri dai miei, che potevo sentire una volta ogni due settimane". Le "fatiche" della "santorina" - Insomma la Innocenzi rivendica le sue "fatiche" e non si sente come quel "figlio" di Serra che passa le sue giornate "sdraiato". Così su facebook la "santorina" racconta di fatto la sua vita e il suo percorso professionale: "Ci avevate detto che impegnandoci all'università si sarebbero aperte tutte le porte. I meno ottimisti aggiungevano un "quasi tutte". Per carità, all'università ci siamo divertiti, e tanto. Ma ci siamo fatti anche un gran culo. Mantieni una buona media che altrimenti non accedi all'Erasmus, se però non hai tutti 30 non vai a quella di Parigi dove sogni di entrare, fai tutte le attività che ti offre l'università che sono quelle che ti formano veramente (radio, giornale, conferenze, elezioni universitarie), fai gli stage che altrimenti ti troverai indietro rispetto agli altri una volta che ti affaccerai nel mondo del lavoro, però non basta inglese e francese, studia pure il russo che non si sa mai. Hai un'offerta di lavoro ma sei ancora all'università? Accettala! E studia alla specialistica e intanto lavora, lavori di giorno e studi di notte. E intanto ti senti che sei sulla buona strada, che stai cogliendo tutte le opportunità che ti sono offerte e che il famoso mondo del lavoro ti aspetterà a braccia aperte. Poi un giorno ti svegli e il mondo in cui stavi per entrare crolla. Prima la finanza, poi tutti gli altri settori ti cominciano a chiudere le porte in faccia. Ma scusi, guardi il mio CV! Ma io sono disposto anche a lavorare gratis! Guardi, facciamo che l'assicurazione dello stage me la pago io! Niente. Tutto quello che ci avevate raccontato non vale più, perché quello che avevate costruito era un castello di carta. E ora ci venite a dire che siamo sdraiati". La bordata per Serra -  Infine la bordata per Serra: "Caro Serra, forse è vero. Ci siamo seduti, non sdraiati, ma solo per un attimo, dopo che ci avete fatto correre senza meta, per capire in che mondo rialzarci. Un mondo che speriamo di poter costruire con fondamenta solide, e non di carta, come quello che ci avete lasciato. E magari lasciarlo migliore a chi verrà dopo di noi".  

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