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D'Agostino stronca Sorrentino: "Di Roma non ha capito niente"

Roberto Dagostino

Mister Dagospia stronca "La grande bellezza": "Semmai è La grande monnezza". Poi sul rottamtore e Letta...

Andrea Tempestini
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Senza peli sulla lingua, Roberto Dagostino, mister Dagospia, che intervistato dal Fatto Quotidiano smonta i nuovi "guru" d'Italia: il regista Paolo Sorrentino e Matteo Renzi. La maggior parte delle cannonate sono riservate al cineasta de La Grande Bellezza, un film che per Dago non ha "niente a che fare con la vera Roma. Una città molto più complicata". Quindi la metafora sessuale: "Roma è una città a gambe sempre aperte. Sorrentino, un forestiero, credeva di poterla trombare, ma è stata Roma a trombare lui. Succede sempre così", e via con gli esempi, da Veltroni a Marino. Tutti trombati. Poi si torna su Sorrentino: "L'ho portato a tante feste, per fargli capire il clima", quel clima che ha cercato di rendere in film con il suo La grande bellezza. Missione fallita: "Non ci ha capito niente. Il suo film è una pippa intellettualoide". Una stroncatura totale: "E' più La grande monnezza che La grande bellezza". Si continua poi a parlare di Roma, e dell'intercalare più usato dai romani: "Sticazzi". Uno spunto, per Dago, per infierire anche su Letta o Renzi. "Noi romani siamo cinici. Sticazzi. Cosa vuoi che ce ne freghi di Letta o Renzi? Chi è Renzi? Nessuno. Che ce ne fotte...".

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