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Sallusti ad Alfano: "Manda a casa Letta e torna con Berlusconi"

Alessandro Sallusti

Il direttore de "Il Giornale": "Angelino faccia la prima mossa. Cos'ha da perdere il suo partito?"

Andrea Tempestini
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Matteo Renzi sta per mollare il governo Letta al suo destino. E se non lo farò cadere, spiega Alessando Sallusti, imporrà un cambiamento che "prevede di isolare ancora di più, sia politicamente che politicamente, la componente alfaniana al governo". E partendo anche da questo presupposto, il direttore de Il Giornale si rivolge direttamente al leader di Nuovo Centrodestra. "Facciano loro la prima mossa, tolgano l'inutile appoggio al governo della sinistra senza aspettare che sia Renzi a farlo. Che cos'ha da perdere il Nuovo Centrodestra? Se continua così fara la fine di Fini, nella migliore delle ipotesi quella di Monti. Cioè una brutta fine". Per Sallusti, la fine del governo Letta "più che un funerale sarà una liberazione. E se non vogliono passare alla storia come i più fessi...". Inoltre, per il direttore, staccare la spina potrebbe permettere ancha la ricomposizione "in qualche modo della frattura del centrodestra". E ancora: "Non sarà impresa impossibile. A Cicchitto probabilmente sì, ma ad Alfano e ancora di più a Berlusconi non manca certo la fantasia". Ma se Alfano non archivierà le larghe intese, per Sallusti "sarà a vita servo della sinistra", ma anche "complice se non addirittura artefice del governo delle marchette, delle ruberie e delle furberie. Ma sempre da vice. Vice mediocre".

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